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Atelier Achille Salvagni

PAD London 2025

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Atelier Achille Salvagni

PAD London 2025

Cosa aspettarsi da PAD London 2025

Saranno 67 gli espositori internazionali presenti all'appuntamento, tra i più riconoscibili nel panorama delle fiere dedicate al design e alle arti decorative

Riccardo Deni

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Dal 14 al 19 ottobre, PAD London torna a Berkeley Square, nel cuore di Mayfair, Londra, con la sua 17ª edizione. Saranno 67 gli espositori internazionali presenti, per un appuntamento che resta tra i più riconoscibili nel panorama delle fiere dedicate al design e alle arti decorative. L’offerta è trasversale. Dai pezzi storici da collezione alle sperimentazioni contemporanee, il tutto riunito sotto uno stesso tetto per attrarre collezionisti, designer e semplici curiosi. A segnare il rinnovamento di questa edizione è l’arrivo di 11 nuove gallerie, molte delle quali guidate da giovani mercanti capaci di portare uno sguardo fresco e un approccio più narrativo all’oggetto di design. Tra queste, anche le prime presenze da Cipro (NM Art & Design) e dal Medio Oriente (PIK’D, Beirut), segno dell’attenzione della fiera verso aree geografiche finora poco rappresentate.

A fianco dei nuovi ingressi, tornano alcuni nomi chiave nel circuito internazionale. Come Friedman Benda (New York), presente con una selezione di lavori che riflettono sui rapporti tra funzione, gioco e forma, tra cui le opere di Najla El Zein, Fernando Laposse e Faye Toogood. Tra i progetti più curati spiccano alcune presentazioni monografiche. La parigina Pulp Galerie dedica un focus a Gaetano Pesce, mentre Sceners Gallery mette in dialogo una console ornamentale di Carlo Bugatti con un dipinto astratto di Jean Degottex. Al design francese e alla sua rilettura contemporanea guarda anche la collaborazione tra Galerie Rinck e The Guild of Saint Luke, che accostano mobili Art Déco originali a reinterpretazioni in chiave attuale.

Non mancano avvicinamenti più audaci. Galerie Mathivet e Giulia de Jonckheere Design costruiscono una doppia lettura che attraversa il design francese Art Déco e quello italiano e americano del dopoguerra. Mentre Booroom (Dubai) porta in fiera una libreria di José Zanine Caldas mai esposta prima, Zigzag Modern (UK) presenta mobili di nomi iconici come Nakashima, Rietveld, Aalto, Sarfatti. Lo stesso spirito di dialogo attraversa anche la sezione di design contemporaneo. Gallery FUMI (Londra) propone sedute in ceramica firmate da Max Lamb in collaborazione con 1882 Ltd., mentre Sarah Myerscough Gallery espone vasi lignei di Ernst Gamperl, tra tradizione e innovazione. Da Bruxelles, Objects With Narratives mette in scena un’installazione immersiva incentrata sulle luci in bronzo di Vladimir Slavov. L’indiana Æquō porta in fiera otto mobili scultorei in metallo di Frédéric Imbert, realizzati con tecniche tradizionali di fusione.

Menzuone speciale per la milanese Nilufar Gallery, che presenta due allestimenti distinti. Uno che ripercorre la storia del design attraverso firme storiche e contemporanee, e l’altro dedicato alle nuove creazioni del designer indiano Vikram Goyal. Da segnalare anche Adrian Sassoon (Londra), con opere di Sophie Coryndon e Junko Mori che esplorano l’artigianato in chiave scultorea. Non manca una sezione dedicata al design storico, con pezzi rari e spesso inediti. Portuondo Gallery espone opere di Gustavo Pulitzer e Fernand Léger, mentre Gallery B.R. presenta una scrivania progettata su misura da Jean Prouvé. Brazil Modernist porta una selezione di opere moderniste in legno, affiancate da lavori di designer brasiliani contemporanei. Da segnalare anche l’esordio sul mercato di un set da pranzo disegnato da Alvar Aalto, proposto da Rose Uniacke.

Ampio spazio, infine, alla gioielleria. Sono sette le gallerie presenti, con proposte che spaziano dall’alta gioielleria alla ricerca contemporanea. Tra queste, Elie Top festeggia i dieci anni del suo marchio con una collezione ispirata all’Illuminismo e ai diamanti grezzi dell’isola di Citera, mentre Karry Berreby riscopre i classici anni ’70 come i bracciali Tubogas di Bulgari. Da Monaco, Hemmerle presenta pezzi unici che accostano metalli preziosi a materiali naturali, mentre Taffin, fondata da James de Givenchy, porta la sua estetica precisa e anticonvenzionale.

In un panorama sempre più saturo di offerte, PAD London resta una delle poche fiere dove la selezione conta davvero. Ogni galleria, ogni pezzo, ogni scelta espositiva mira a proporre un'esperienza che vada oltre la proposta di vendita, attivando occhi e cervello dei collezionisti, o degli appassionati, più attenti.

 

Le gallerie partecipanti

8 Gallery (UK) Contemporary Design; Æquō (IN) Contemporary Design; Achille Salvagni Atelier (UK, US, IT) Contemporary Design; Adrian Sassoon (UK) Contemporary Art and Design; Booroom Gallery (UAE) Contemporary Design; Brazil Modernist (FR) Historical Design; Boghossian (UK, CH) Jewellery; Chahan Gallery (FR) Historical Design; Charles Burnand (UK) Contemporary Design; Carpenters Workshop Gallery (UK, US, FR) Contemporary Design; Carpenters Workshop Jewellery (UK, US, FR) Jewellery; Stéphanie Coutas (FR) Contemporary Design; Dumonteil Design (FR, CN) Contemporary Art and Design; Dutko (FR) Historical Design and Contemporary Art; Fernando Jorge (UK, US, BR) Jewellery; Patrick Fourtin (FR) Historical Design; Friedman Benda (US) Historical and Contemporary Design; Gallery B.R (UK, BH) Historical Design; Giulia de Jonckheere (BE, FR) Historical Design; Gallery FUMI (UK) Contemporary Design; Galerie Gastou (FR) Contemporary and Historical Design; Galerie Jacques Lacoste (FR) Historical Design; Galerie Kreo (UK, FR) Contemporary Design; Gallery LVS & Craft (KR) Contemporary Ceramics; Galerie Mathivet (FR) Historical Design; Galerie Meubles et Lumières (FR) Historical Design; Galerie Rinck x The Guild of Saint Luke (FR) Historical and Contemporary Design; Glenn Spiro (UK, US, FR) Jewellery; Hemmerle (DE) Jewellery; JCRD Design (UK) Historical Design; Karry Berreby (FR) Jewellery; Hervé van der Straeten (FR) Contemporary Design; Laffanour / Galerie Downtown (FR) Historical Design; Maison Parisienne (FR) Contemporary Design; Maisonjaune Studio (FR) Historical Design; Marcelpoil (FR) Historical Design; Modernity (UK, SE) Historical Design; Sarah Myerscough Gallery (UK) Contemporary Design; Nilufar (IT) Historical Design and Contemporary Art; Vikram Goyal x Nilufar (IN, IT) Historical Design and Contemporary Art; NM Art & Design (CY) Contemporary Art and Design; Objects With Narratives (BE) Contemporary Design; Opera Gallery (UK) Contemporary Design and Modern Art; Bryan O’Sullivan (UK) Contemporary Design; Galerie Mélissa Paul (UK) Contemporary Design; PIK’D (LB) Contemporary Design; Philippe Gravier (FR) Historical and Contemporary Design; Portuondo Paris (FR, ES) Historical Design and Jewellery; Pradier-Jeauneau (FR) Historical Design; Pulp Galerie (FR) Historical Design; Portuondo Gallery (UK, ES, US) Historical Design; Rademakers Gallery (NL) Contemporary Design and Art; Pron (FR) Historical and Contemporary Design; Willy Rizzo (FR, CH) Contemporary and Historical Design; Sceners Gallery (FR) Historical and Contemporary Design; Second Pétale (FR) Jewellery; Side Gallery (ES) Historical Design; Stefanidou Tsoukala Gallery (GR) Contemporary and Historical Design; Taffin (US) Jewellery; Theoreme Editions (FR) Contemporary Design; Elie Top (FR) Jewellery; Tristan Hoare Gallery (UK) Contemporary Design; Unforget (BE) Historical Design; Rose Uniacke (UK) Contemporary and Historical Design; Vertes (CH) Modern Art; Yoomoota (TH) Contemporary Design; ZigZag Modern (UK) Historical Design.

 

Riccardo Deni, 22 settembre 2025 | © Riproduzione riservata

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