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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliLo ha annunciato l’11 ottobre il Ministero della Cultura greco: tramite l’Università di Münster, una donna tedesca ha restituito alla Grecia il terminale di una colonna proveniente dal sito archeologico di Olimpia. Lei stessa l’aveva rubato più di cinquant’anni fa. L’oggetto in pietra calcarea, che misura 24x33,5 cm, si trovava originariamente nel «Leonidaion» (il luogo di alloggio per gli atleti che partecipavano ai Giochi olimpici), risalente al IV secolo a.C. È il terzo oggetto restituito in pochi anni alla Grecia dall'Università tedesca di Münster. Ne dà conto un articolo pubblicato sul sito del quotidiano francese «Le Figaro».
«Motivata dalla recente restituzione di importanti reperti antichi dall’Università di Münster al loro Paese d’origine, la donna ha deciso di consegnarlo all’Università, che si è incaricata di restituirlo alla Grecia e all’antica Olimpia», ha dichiarato il Ministero, lodando «la sensibilità e il coraggio» della persona responsabile del furto.
Nel 2019 l’Università aveva restituito un calice da vino appartenuto a un campione delle prime Olimpiadi moderne di Atene nel 1896. Nel 2024 è stato il turno di una testa maschile in marmo d’epoca romana, proveniente da un cimitero di Salonicco.
La restituzione del frammento di colonna «dimostra che la cultura e la storia non conoscono confini, ma richiedono cooperazione, responsabilità e rispetto reciproco», ha dichiarato Giorgios Didaskalou, funzionario del Ministero della Cultura.
Il conservatore del Museo Archeologico dell’Università di Münster, Torben Schreiber, ha affermato che «non è mai troppo tardi per fare ciò che è giusto, morale ed equo». Da molti anni Atene cerca di ottenere il rimpatrio delle antichità sul proprio territorio senza dover avviare procedimenti giudiziari. Dal suo punto di vista, il suo obiettivo principale rimane la restituzione del fregio del Partenone, conservato dal XIX secolo al British Museum.
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