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Riccardo Deni
Leggi i suoi articoliDurante la Milano Design Week, e in occasione della celebrazione del 60° anniversario della produzione della Collezione Le Corbusier®, Pierre Jeanneret®, Charlotte Perriand®, Cassina e Formafantasma si uniscono per dare vita a un'installazione artistica e a una pièce teatrale all’interno del Teatro Lirico Giorgio Gaber, rendendo omaggio alla produzione avanguardista dell’azienda. L'intervento, intitolato Staging Modernity, è diretto da Fabio Cherstich e basato su tre testi del filosofo Emanuele Coccia, e si configura come una critica le opposizioni binarie che hanno storicamente strutturato il discorso modernista.
Da un lato il meccanizzato, il razionale e il civilizzato; dall’altro il naturale, l’organico e il selvaggio. In sostanza, l’installazione chiede: cosa succederà quando non aderiremo più a queste distinzioni? Cosa succederà quando la modernità si confronterà con un’ecologia più ampia, che include attori non umani, animali ed ecosistemi, oltre alle forze della cultura, dell’industria e della tecnologia?
La presentazione frammentata del lavoro di Le Corbusier, Perriand e Jeanneret in Staging Modernity non è un’astrazione, ma una riflessione della dissonanza tra gli ideali modernisti e il mondo contemporaneo. Il riferimento, in particolare, va ai primi quattro modelli dell'iconica collezione, ovvero la poltroncina 1 Fauteuil dossier basculant, le poltrone 2 Fauteuil Grand Confort, petit modèle e 3 Fauteuil Grand Confort, grand modèle e la 4 Chaise longue à réglage continu - sono ora disponibili per un periodo di tempo limitato in tre nuove varianti di colore. Pezzi, a proposito, dispobibili in tre nuove varianti cromatiche.
Così, mentre a metà del XX secolo si celebrava una netta rottura con la tradizione, oggi ci troviamo a fare i conti con le conseguenze non intenzionali di quella rottura, dove le linee tra ciò che è umano e ciò che è naturale sono sempre più difficili da navigare. Attraverso questo intervento, Formafantasma propone una nuova lente attraverso cui vedere il modernismo, non come un'ideologia fissa e statica, ma come una conversazione in continua evoluzione con il presente.
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