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Scavo stratigrafico all’interno del castrum tardoantico (muro sullo sfondo) a Auxerre

© Christophe Fouquin - Inrap

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Scavo stratigrafico all’interno del castrum tardoantico (muro sullo sfondo) a Auxerre

© Christophe Fouquin - Inrap

Campagne di scavo in tutta la Francia

Numerosi cantieri aperti dall’Inrap (Institut national de recherches archéologiques préventives) da Narbona al borgo monastico di Saint-Denis

Luana De Micco

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Le ultime campagne di scavo portate avanti dall’Inrap, l’Institut national de recherches archéologiques préventives, hanno permesso di compiere interessanti scoperte, anche impreviste, risalenti all’età romana e medievale, in particolare in Occitania, tra Narbona e Nîmes. 

Narbona (Narbonne), l’antica Narbo Martius, colonia romana fondata nel 118 a.C. e capitale della Gallia narbonensis, ebbe un porto importante, molto attivo nel Mediterraneo, la cui esistenza è attestata da testi antichi e sporadici ritrovamenti. È noto che si trattava di un sistema articolato che si sviluppava lungo un braccio scomparso del fiume Aude. Ma per la prima volta, gli archeologi, che lavorano sul sito dall’agosto 2023, a margine della costruzione di una residenza per anziani, hanno portato alla luce un intero quartiere commerciale del porto databile al 50 d.C. Sono state rinvenute strade, canalizzazioni dell’acqua piovana e le vestigia di alcuni magazzini per lo stoccaggio delle merci. Vi si trovavano ancora anfore e bassorilievi, oltre a frammenti di mosaici e affreschi in stanze probabilmente adibite a uffici. I reperti raggiungeranno il Museo Narbo Via, dove dal 2021 sono conservati tutti i resti del glorioso passato della città. Gli scavi hanno restituito anche una scoperta inattesa: per la prima volta è stata rinvenuta una sezione su 30 metri delle mura di cinta della città e di una torre difensiva, della fine del I secolo a.C., rivelando che Narbona non era una città aperta, come si pensava, ma fortificata, come per esempio Orange.

Contenitori in vetro da una delle tombe di Nîmes. © C. Coeuret - Inrap

A Nîmes, edificata dai Romani nel I secolo a.C. lungo l’asse della fiorente via Domitia, scavi preventivi recenti, che andranno avanti fino a giugno, a monte della costruzione di case popolari, hanno permesso di rinvenire per la prima volta il tracciato di una seconda importante via romana, larga 15 metri, ancora non identificata. La sua realizzazione risale all’epoca tardorepubblicana, come la via Domitia. La sezione più antica è datata al II secolo a.C. Lungo il suo percorso, è stata rinvenuta un’importante area funeraria, con i resti di svariate pire per la cremazione e di tombe, che contenevano vasi, urne e oggetti personali del defunto. Nel contempo, ulteriori scavi stanno permettendo anche di far luce sull’evoluzione urbanistica di altre città in Francia. 

A Auxerre, l’antica Autissiodurum, in Borgogna, gli archeologi hanno rinvenuto in marzo, sotto una piazza del centro, un tratto di cinta fortificata, il castrum, lungo 14 m, che dimostra lo sviluppo della città nel IV secolo d.C., e una necropoli di bambini del II-III secolo: all’interno, fibule di ferro e spille di bronzo. L’Inrap è intervenuta anche a Vannes, in Bretagna, nel castello dell’Hermine, edificio costruito nel 300 dai duchi di Bretagna e ampiamente modificato nell’800, che diventerà il futuro Musée des Beaux-Arts della città. Questa volta a emergere è il passato medievale del sito: è stato infatti ritrovato il piano terra di un imponente edificio che corrisponde alla dimora ducale del 300 (42x17m), con mura massicce, spesse fino a 5,6 m, circondate da fossati, una torre quadrata, diverse scalinate, le latrine e un mulino. Nel terreno ritrovati oggetti della vita quotidiana come scarpe, anelli, vasi e chiavi. A Saint-Denis, alle porte di Parigi, una nuova campagna di scavi appena terminata, a due passi dalla Basilica dei re di Francia, ha permesso di raccogliere nuovi elementi sul borgo monastico medievale: in particolare resti dell’acquedotto carolingio dell’VIII secolo, già in parte scavato in interventi passati.

Operazioni di pulitura della dimora ducale a Vannes. © Emmanuelle Collado - Inrap

Luana De Micco, 23 maggio 2024 | © Riproduzione riservata

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Campagne di scavo in tutta la Francia | Luana De Micco

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