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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliL’interesse per il disegno d’arte è in crescita. Dati ArtPrice mostrano che, tra il 2005 e il 2015, il fatturato sulle vendite all’asta per il disegno si è sestuplicato (passando da 500 milioni a 3 miliardi di dollari) e che anche i prezzi medi sono cresciuti: da 7mila a 22mila dollari a lotto.
Per i collezionisti e gli appassionati del disegno antico e moderno, l’appuntamento dell’anno, insieme al Tefaf di Maastricht, è il Salon du Dessin, la cui 26ma edizione si tiene dal 22 al 27 marzo al Palais Brongniart.
«Qui al Salone, sottolinea Bertrand Gautier, uno degli organizzatori, siamo riusciti a conservare un’offerta varia per mantenere tutti i livelli di collezioni. Non come in altre fiere, dove tutti propongono le stesse cose, facendo alzare i prezzi». Quest’anno la manifestazione accoglie 39 espositori (il 40% sono internazionali). Per la prima volta vi partecipa anche la Cina con la galleria Hadrien de Montferrand di Pechino.
Due gli italiani, Carlo Virgilio di Roma e Maurizio Nobile di Bologna, alla sua prima partecipazione: merito anche, spiega il direttore Davide Trevisani, «della scientificità delle nostre scoperte che hanno convinto il comitato del Salon». In particolare, quella dello scorso anno di un fondo inedito di 79 fogli, montati su tavole, di Giovan Battista Foggini, provenienti dalla collezione dei conti Pandolfini.
Per il Salon ne selezionano cinque o sei; gli altri li espongono nella loro galleria parigina di rue de Penthièvre. Nobile porta anche uno studio inedito di Géricault, una «Sacra Famiglia» di Mauro Gandolfi, un acquarello di Boldini e un «Dio Benedicente» di Annibale Carracci del 1602-04, una delle sue ultime opere pubbliche.
Carlo Virgilio di Roma partecipa al Salon per la seconda volta. Porta a Parigi molti inediti, tra cui alcuni fogli di architettura di Piranesi e Bibbiena. Stefano Grandesso segnala in particolar modo un foglio a tempera di Nicola Consoni, «Le Pleiadi», «che si ispira al gusto di Raffaello ma in chiave più romantica». Ci fa notare anche un fotocollage realizzato nel 1934 dall’eclettico Bruno Munari per la rivista «L’ala d’Italia»: «È la nascita del design».
Tra le altre gallerie, la parigina Marty de Cambiaire presenta un raro disegno in pietra nera e sanguigna, «Académie d’homme», del Cavalier d’Arpino (fine del XVI secolo). De Bayser presenta una sua scoperta: uno studio di «San Francesco d’Assisi» che Ingres aveva realizzato per le vetrate della cappella Saint-Ferdinand, a Neuilly, presso Parigi, su commissione di Luigi Filippo.
Alla Art Cuéllar Nathan (Zurigo) sono esposti Watteau e Tiepolo. Un inquietante disegno del Parmigianino di un uomo col viso coperto da una maschera grottesca è da Jean-Luc Baroni (Londra). Un bel disegno di Duchamp, una delle ultime opere figurative dell’inventore del ready-made, «Jeune femme» (del 1912), è presentato alla Hélène Bailly Gallery (Parigi).
In omaggio al Musée Girodet di Montargis, danneggiato dalle esondazioni della Senna di maggio, il Salon espone i disegni preparatori per la «Scena del diluvio» che Girodet realizzò per il Salon del 1806 e che è conservato al Louvre.
I due convegni della 12ma edizione dei Rencontres Internationales (il 22 e 23), con la direzione di Pierre Rosenberg e Louis-Antoine Prat, sono centrati sul tema «Da David a Delacroix».
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