«Patti Smith» (1999), di Anton Corbijn. Cortesia dell’artista

Image

«Patti Smith» (1999), di Anton Corbijn. Cortesia dell’artista

Andy Warhol e Anton Corbijn a Château La Coste

In una tenuta vitivinicola due allestimenti per immergersi nell’universo di due grandi interpreti dell’evoluzione dell’arte

In occasione dei Rencontres de la Photographie di Arles, Château La Coste, tenuta vinicola, spazio espositivo e centro di creazione per artisti contemporanei non lontano da Aix-en-Provence, presenta due mostre per immergersi nell’universo di due grandi interpreti dell’evoluzione dell’arte. Da un lato, «Voyages avec Andy Warhol» (29 maggio-10 settembre), organizzata in collaborazione con Hedges Projects, mette in scena un aspetto spesso dimenticato del famoso artista pop.

Le 40 immagini selezionate per la mostra permettono di viaggiare attraverso le diverse tematiche esplorate da Warhol (1928-1987) nel corso della sua carriera, dalla rappresentazione di oggetti all’apparenza banali (come il gabinetto, un oggetto funzionale che richiama al contempo l’arte povera di Duchamp e un luogo d’incontro per la comunità gay dell’epoca) ai ritratti delle celebrità che soggiornavano nelle residenze dell’artista di Montauk e Aspen.

Cruciale all’identità di Wahrol era la sua omosessualità, evidente nella serie «Sex Parts and Torsos», di cui una selezione di foto è esposta al Château. Dall’altro lato, «Artists and More Artists» (fino al 13 agosto), curata da Jean-Michel Wilmotte, è la più grande mostra organizzata in Francia sul lavoro dell’olandese Anton Corbijn (classe 1955). Fotografo e regista, molto legato al mondo della musica, Corbijn è conosciuto per gli intensi ritratti di personalità del mondo della musica e del cinema.

In bianco e nero, con una bassa velocità dell’otturatore, per mostrare gesti e movimenti del soggetto, spesso scattate in ambienti urbani, le sue fotografie sono ritratti intimi che vogliono catturare il lato umano dei soggetti. Con stampe tratte dalle serie «Inwards & Onwards», «#5» e «Star Trak», la mostra a Château Lacoste riunisce principalmente ritratti di artisti visivi, come Ai Weiwei o Damien Hirst, ma non mancano all’appello star musicali come Prince o i Nirvana.

«Patti Smith» (1999), di Anton Corbijn. Cortesia dell’artista

Anna Aglietta, 27 giugno 2023 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

L’artista palermitana oppone agli scatti dei monumenti egiziani realizzati del fotografo ottocentesco le proprie immagini di musei vuoti e di reperti archeologici falsi o mai esistiti, mettendo in discussione la neutralità della fotografia nell’interpretazione della realtà

Menno Liauw e Salvatore Vitale, i due direttori artistici, raccontano il progetto che dal 2 maggio al 2 giugno coinvolgerà una ventina di sedi cittadine

La quinta edizione della fiera di fotografia torinese, per la prima volta nella nuova sede, si allarga e vara nuovi progetti

La World Photography Organisation celebra la fotografia contemporanea con i Sony World Photography Awards. I lavori dei finalisti in mostra a Londra alla Somerset House

Andy Warhol e Anton Corbijn a Château La Coste | Anna Aglietta

Andy Warhol e Anton Corbijn a Château La Coste | Anna Aglietta