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Redazione
Leggi i suoi articoliL’architetto e urbanista lussemburghese Léon Krier, figura centrale nella critica al Modernismo architettonico e tra i fondatori del movimento del New Urbanism, è morto a Palma di Maiorca il 17 giugno all’età di 79 anni.
Nato a Lussemburgo nel 1946, fratello minore di Rob (anche lui architetto, scomparso nel 2023), Léon Krier dopo gli studi alla Technische Hochschule di Stoccarda (1967-68) si era trasferito nel 1968 a Londra, dove, fino alla metà degli anni Settanta, lavorò nello studio di James Stirling, collaborando, in particolare, ai progetti di concorso per la sede della società Siemens di Monaco (1969), per il centro civico di Derby (1970) e per l’ampliamento dell’abbazia di Echternach (1970). Dopo un breve periodo di collaborazione con J.P. Kleihues a Berlino (1971-72) aprì nel 1974 uno studio a Londra. Docente alla Architectural Association di Londra (1973-76), al Royal College of Art (1977) e in altre Università, fu consigliere del principe di Galles, ora Carlo III, per l’architettura e l’urbanistica.
Il suo progetto più conosciuto è forse quello per il piano regolatore di Poundbury, a Dorchester, nel Dorset, commissionato dal Duchy of Cornwall Development (1985-95), che era all’epoca la fondazione di Carlo d’Inghilterra. Il piano urbanistico di Poundbury, sviluppato in collaborazione diretta con l’allora principe Carlo, è un esempio concreto di una visione alternativa alla città modernista, fondata su principi di scala umana, forme classiche e mix funzionale.
Fra i molti premi ricevuti, quello per l’architettura della Città di Berlino (1975, vinto con il fratello Robert), la Jefferson Memorial Medal (1985) e il Chicago Award dell’American Institute of Architects (1987). Léon Krier fu, oltre che uno degli esponenti di maggiore spicco della cosiddetta architettura «disegnata», la principale figura dell’ala fondamentalista dello storicismo postmoderno.
In Italia fu autore del piano guida per la riqualificazione e il recupero dell’area di San Donato (Fiat-Fondiaria) del quartiere di Novoli nel comune di Firenze. Realizzò inoltre il nuovo quartiere urbano Borgo Città Nuova di Alessandria in collaborazione con l’imprenditore Gabriele Saggini e il complesso misto residenziale e artigianale Il Piombetto a Valenza (Al).
Tra le sue partecipazioni a mostre d’architettura si segnalano quella alla XV Triennale di Milano (1973), «Dessins d’Architecture» al Centre Georges Pompidou di Parigi (1978) e quella alla Mostra internazionale di architettura della Biennale di Venezia del 1980.
Tra le mostre a lui dedicate, si ricordano «Léon Krier and Rita Wolff» all’Institute for Architecture and Urban Studies di New York (1978), «Léon Krier. La ricostruzione della città europea» al Museo di Castelvecchio a Verona (1980), «City segments» al Walker Art Center di Minneapolis (1980) e in altre sedi degli Stati Uniti, «Atlantis» al Deutsches Architekturmuseum di Francoforte (1987-88), poi a Stoccarda e Zurigo, «Poundbury project» al Victoria and Albert Museum di Londra (1989) e, infine, «Imago Luxemburgi» alla Nieuwe Kerk di Amsterdam (1991), poi passata a Lisbona (1992).
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