Uno scatto dalla serie «Midlife», di Elinor Carucci

Image

Uno scatto dalla serie «Midlife», di Elinor Carucci

A PhEST la fotografia dell’essere umano

L’ottava edizione del festival di Monopoli sviluppa un tema in contrapposizione a quello dell’intelligenza artificiale, ormai essenziale nella società contemporanea

Dal primo settembre al primo novembre si svolge l’ottava edizione di PhEST-See Beyond the Sea, festival di fotografia contemporanea, che quest’anno si concentra sull’«Essere umano», sui molteplici significati che queste due parole possono assumere e sulle diverse prospettive, culturali, filosofiche, antropologiche, da cui si possono analizzare. Questo tema si definisce in contrapposizione a quello dell’intelligenza artificiale, la quale, ormai in diretta competizione con le capacità umane, gioca un ruolo sempre più essenziale nella società contemporanea.

«Negli ultimi anni un vasto campo che credevamo centrale ed esclusivo dell’uomo è andato riducendosi, afferma Giovanni Troilo, direttore artistico di PhEST. Viene da chiedersi che cos’è che ci rende davvero così speciali? Questo nocciolo che si riduce ci porta a scoprire davvero la nostra essenza?».
IMG20230830093700830_130_130.jpeg
Sono queste le domande a cui diversi artisti internazionali tentano di trovare risposta. Giulia Gatti, Lisa Sorgini ed Elinor Carucci raccontano il mondo femminile, le cui attrici sono donne libere e sensuali, alle prese con la maternità o in preda ai cambiamenti di mezza età. In un certo senso, le donne sono anche il focus delle immagini al maschile di Cristina De Middel, che al PhEST porta ritratti e testimonianze di uomini clienti di prostitute.

Koos Breukel e Zed Nelson puntano la lente su sé stessi, sui propri cari e sugli amici, per offrire una documentazione della famiglia, nucleo intimo e pilastro fondamentale della società occidentale. Per finire, Phil Toledano invita il pubblico a riflettere sul ruolo della tecnologia, che agisce al contempo come fonte di certezza e incertezza. Partecipa al festival anche il duo Jean-Marc Caimi e Valentina Piccinni, con il risultato di una residenza d’artista tenutasi a giugno e durante la quale ha esplorato il legame tra l’uomo e il suo ambiente.

Uno scatto dalla serie «Mother», di Lisa Sorgini

Anna Aglietta, 30 agosto 2023 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

L’artista palermitana oppone agli scatti dei monumenti egiziani realizzati del fotografo ottocentesco le proprie immagini di musei vuoti e di reperti archeologici falsi o mai esistiti, mettendo in discussione la neutralità della fotografia nell’interpretazione della realtà

Menno Liauw e Salvatore Vitale, i due direttori artistici, raccontano il progetto che dal 2 maggio al 2 giugno coinvolgerà una ventina di sedi cittadine

La quinta edizione della fiera di fotografia torinese, per la prima volta nella nuova sede, si allarga e vara nuovi progetti

La World Photography Organisation celebra la fotografia contemporanea con i Sony World Photography Awards. I lavori dei finalisti in mostra a Londra alla Somerset House

A PhEST la fotografia dell’essere umano | Anna Aglietta

A PhEST la fotografia dell’essere umano | Anna Aglietta