Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Arabella Cifani
Leggi i suoi articoliLa Fondazione Zeri continua la sua attività di pubblicazione di testi di alto carattere scientifico. Ultimi arrivati, nella collana dei «Nuovi diari di lavoro», due volumi: il primo, di Francesca Candi, sulle incisioni seicentesche da Guido Reni, l’altro, di Alessandro Brogi, con addenda all’opera di Ludovico Carracci. Il libro di Francesca Candi, stampato con il contributo dell’Associazione Antiquari d’Italia, si occupa della fortuna seicentesca dell’opera del sommo bolognese attraverso le incisioni tratte dalle sue tele. È il primo studio realizzato in tale ottica con 170 incisioni censite e studiate e un repertorio in appendice per soggetto con apparato di immagini. Un libro pratico e ben fatto che diventerà un manuale di uso comune per chi si deve occupare di pittura bolognese seicentesca.
Il secondo volume dei diari è opera di uno specialista di Ludovico Carracci, Alessandro Brogi, che aveva già pubblicato nel 2001 una monografia sul pittore. Nel giro di oltre sedici anni molte altre opere si sono com’è ovvio aggiunte e costituiscono l’ossatura e l’occasione per una rivisitazione del percorso di Ludovico.
Una lettura attenta, sostenuta con acribia critica, consente di delineare meglio gli anni della maturità del pittore con dipinti ritrovati sui mercati internazionali o riscoperti nei musei. Il libro è stato stampato con il contributo di Giancarlo e Andrea Ciaroni della Galleria Altomani di Pesaro e Milano e di Carlo Orsi della omonima galleria milanese.
D’après le Guide. Incisioni seicentesche da Guido Reni
di Francesca Candi
308 pp., 200 ill. b/n
Fondazione Federico Zeri, Bologna 2016
€ 39,00
Ludovico Carracci. Addenda
di Alessandro Brogi
232 pp., 140 ill. b/n, 32 tavv. col.
Fondazione Federico Zeri, Bologna 2016
€ 36,00
Altri articoli dell'autore
Un’inchiesta fra scrittori, esperti, studiosi e conservatori di musei nazionali e internazionali rivela che la storia dell’arte è un gioco troppo bello per essere lasciato solo agli storici d’arte
Un grande mostra esplora il legame tra i felini, la femminilità e il potere attraverso le culture e i secoli, un legame attuale ancora oggi
Nel 325 l’omonimo Concilio dettò le linee di quella che sarebbe diventata la dottrina cattolica come ancora la conosciamo (con tutte le sue ricadute sull’arte), ma non fu un evento pacifico: fra i padri conciliari volarono anche schiaffoni e san Nicola da Bari prese a sberle il prete Ario
Nelle sale di Palazzo Chiablese la Galleria Sabauda di Torino celebra l’artista partendo dalla sua straordinaria «Annunciazione», cui si aggiungono importanti prestiti italiani ed esteri



