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Tullio Crali, «Volo di ricognizione», 1934, olio su tavola, 60x80,3 cm, stima 40-60mila euro

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Tullio Crali, «Volo di ricognizione», 1934, olio su tavola, 60x80,3 cm, stima 40-60mila euro

Voglia di volare da Crali a Kolar

Il 19 giugno arte moderna all’asta in sala di Bozner Kunstauktionen

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Franco Fanelli

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La storia dell’Aeropittura inizia presto, a smentirne la fama di tendenza tardofuturista. E, in anticipo anche su Nanni Moretti e Paolo Sorrentino, Marinetti sfodera una fiction, anzi un «romanzo profetico in versi liberi» intitolato L’aeroplano del Papa, con tanto di rapimento del pontefice. È in quel clima che in Tullio Crali germina l’idea di una pittura in cui lo sguardo dall’alto conferisca un rinnovato senso alla visione. Il suo «Volo di ricognizione», datato al 1934 (stima 40-60mila euro) è uno dei lotti che compongono l’asta di Arte Moderna che Bozner Kunstauktionen propone il 19 giugno alla Kulturhaus di Bronzolo (Bz).

Sarà un caso, ma la frequenza, nel catalogo, di opere ispirate al volo, pare un invito al decollo, alla ripartenza. Oltre a dipinti di altri aeropittori, come Julius Evola (un’opera riconducibile, dalla documentazione recentemente ritrovata, alla cerchia del ministro Giovanni Gentile) e Giulio D’Anna, una scultura del 1951 di Nino Franchina rimanda all’«Oiseau» di Brancusi.

L’ala dell’aquila, invece, sorvola «America», opera su carta del 1966 di Franco Angeli (6mila euro). Se non è volo è comunque velocità, musa di un discendente del Futurismo come Salvatore Scarpitta: parte da 35mila euro la gara per una scultura del 1968 ispirata a un radiatore d’automobile, piccolo totem concepito dall’artista italoamericano che amava (da partecipante) il mondo delle corse.

Analogamente, la magistrale smaltatura policroma di una scultura del 1958-60 di Leoncillo conferisce luminosità e levità alla materia terracotta (60-80mila). In tema di voglia di ricominciare e di ricostruire va interpretato il «Cemento» (1953) di Giuseppe Uncini (60-100mila), che guardava ai suoi padri, i rinascimentali cultori della «divina proporzione» e, con l’elaboprazione della prospettiva, inventori di una nuova idea di spazio.

L’asta comprende 150 lotti di design, inclusa una pregevole selezione di vetri veneziani. La Pop art americana e la Street art (compreso Banksy) animano la sezione dedicata alla grafica. Volare, comunque, non costa poi molto: parte da 500 un collage con farfalle di Jiri Kolar.

Tullio Crali, «Volo di ricognizione», 1934, olio su tavola, 60x80,3 cm, stima 40-60mila euro

Franco Fanelli, 16 giugno 2020 | © Riproduzione riservata

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