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Vicenza, nuovo percorso biennale nel Museo del Gioiello

Veronica Rodenigo

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Vicenza. Si rinnova il percorso del Museo del Gioiello, inaugurato il 24 dicembre 2014 in uno spazio ad esso interamente dedicato: oltre 400 metri quadrati distribuiti tra il piano terra e ammezzato della Basilica Palladiana, frutto di un progetto ideato da Fiera di Vicenza e gestito da Italian Exhibition Group S.p.A. in partnership con il Comune di Vicenza. A partire dal 17 dicembre, così come immaginato dalla linea curatoriale della direttrice Alba Cappellieri, docente di Design del Gioiello al Politecnico di Milano e principale studiosa del settore in Italia, una nuova selezione di circa 400 gioielli connoterà gli spazi durante l’arco temporale 2017-2018. La scelta di quanto esposto si deve alla sensibilità dei nuovi curatori coinvolti nel progetto: da Glenn Adamson, Direttore del Museum of Arts and Design di New York a Nicolas Bos, Presidente & Ceo di Van Cleef & Arpels; dalla critica dell’arte e collezionista Helen Drutt English all’antropologa Cristina Del Mare; dalla storica dell’arte Alessandra Possamai a Stefano Piaggi, Direttore dell’Archivio Anna Piaggi; dall’architetto Marco Romanelli, alla storica dell’arte Paola Venturelli sino al designer Odo Fioravanti. Il percorso mantiene le precedenti nove sezioni tematiche (Simbolo, Magia, Funzione, Bellezza, Arte, Moda, Design, Icone, Futuro) e l’allestimento firmato dalla designer Patricia Urquiola. Il viaggio inizia con la Sala Simbolo (curata da Glenn Adamson) in cui dal pettorale della Madonna del Monte Berico affiancato da croci, le gorgiere, (simboli aristocratici di potere e ricchezza ) si giunge all’evoluzione di collane, bracciali e anelli in simboli pop. Nella Sala Magia Maria Cristina Del Mare propone gioielli magici e dalla valenza apotropaica appartenenti a diverse epoche e culture; nella Sala Arte Helen Drutt English sceglie le creazioni di artisti americani che, come Alexander Calder o Art Smith, hanno rinnovato gli innesti tra arte e gioiello mentre a fine percorso, nella Sala Futuro, Odo Fioravanti presenta gli scenari dei prossimi anni attraverso l’osservazione di materiali e tecnologie innovative: oggetti dai nuovi contenuti e dalle nuove interazioni con il corpo. www.museodelgioiello.it

Veronica Rodenigo, 17 dicembre 2016 | © Riproduzione riservata

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