Viaggi di carta

Tre itinerari di lettura con artisti, aristocratici inglesi e archeologi

Castelnuovo Val di Cecina
Giuseppe M. Della Fina, Alessandro Martini |

In Val di Cecina soltanto con lentezza
George Dennis, diplomatico e archeologo inglese, autore di The Cities and Cemeteries of Etruria (Londra, 1848; tradotto in italiano nel 2015 da Nuova Immagine), osserva: «Mi ci vollero più di sette ore per raggiungere Volterra da Cecina con la diligenza». Oggi gli spostamenti sono decisamente più rapidi e comodi, ma la Val di Cecina va percorsa con lentezza per la bellezza dei paesaggi e la ricchezza del patrimonio archeologico, architettonico e artistico. Nella guida curata da Susanne Mordhorst, ampiamente riveduta a quasi 25 anni dalla prima edizione, l’autrice osserva (con una punta di ironia e un po’ di rimpianto) che, nel frattempo, i piccoli e i medi poderi si sono trasformati in agriturismi con la piscina quasi obbligatoria e le coltivazioni di «prodotti tipici». Presenta anche il progresso delle conoscenze, le nuove scoperte, i riallestimenti dei musei, i restauri. Il libro si apre con un’introduzione di Edina Regoli, che ripercorre le vicende storiche a partire dall’antichità.  [Giuseppe M. Della Fina]

Guida alla Val di Cecina. Itinerari tra Cecina e Volterra,
a cura di Susanne Mordhorst, 222 pp., 179 ill. col. e b/n Nuova Immagine Editrice, Siena 2021, € 18


Il «fleur de pois», l’alta società londinese in vacanza
L’alta società londinese in vacanza, (il «fleur de pois» secondo Henry James) è protagonista del racconto «La vita privata» (1893) che dà il titolo alla raccolta pubblicata dalla palermitana Corrimano. Sul finire di agosto, in un albergo delle montagne svizzere, «faccia a faccia a un immenso ghiacciaio aguzzo e primordiale», le chiacchiere e i riti sociali sono quelli propri dell’alta sociale cosmopolita britannica, abituata a viaggiare ma che, avverte l’autore, non ama «gli imbarazzi del viaggio moderno: la confusione e la volgarità, la stazione e la locanda, [...] sentirsi ridotti a un semplice numero». Tutti insieme, riflettono, «sentivamo che le condizioni erano più umane qui che a Londra, o almeno che a esserlo eravamo noi». Altrettanto pregevoli gli altri due racconti: «Brooksmith», del 1891, e l’inedito «Il castello di Fordham», del 1904. Anch’esso ambientato in Svizzera, in una pensione con tanto di terrazza arroccata la cui vista «dava sull’estremità più blu del Lago di Ginevra», frequentata da chi è uso viaggiare per l’Europa, tra stazioni climatiche e balneari. [Alessandro Martini]

Le vite private. Tre racconti,
di Henry James, traduzione di Giuseppe Del Core e Luciana Valenzano, 104 pp. Corrimano, Palermo 2021, € 10


Un viaggio nelle città con gli artisti
Dopo Anime Baltiche, Bagliori a San Pietroburgo, I giusti e altri titoli di meritato successo, Iperborea pubblica l’ultimo volume di Jan Brokken. Altrettanto colto, originale e godibile. Come nella grande tradizione degli scrittori viaggiatori britannici del secolo scorso, l’olandese Brokken (Leida, 1949) guida attraverso le città in compagnia di alcuni dei suoi protagonisti, quelli maggiormente capaci di penetrarne e trasmetterne il carattere, l’umore, l’anima: gli artisti. Non un saggio (seppur ricco di dati, informazioni e opportuna bibliografia), ma un viaggio personalissimo nella Bologna di Morandi e nella Parigi di Satie affiancato da Picasso, Cocteau e Diaghilev, nella Amsterdam di Mahler e nella San Pietroburgo di Šostakóvic, fino a Cagliari con Eva Mameli Calvino, madre di Italo e insigne naturalista. Uno dei «libri di viaggio» migliori dell’anno appena trascorso. [Alessandro Martini]

L’anima delle città,
di Jan Brokken, traduzione di Claudia Cozzi, 334 pp., ill. b/n, Iperborea, Milano 2021, € 19

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