Non avrà superato in altezza la Mole Antonelliana (entrambi intorno ai 166 metri), ma il grattacielo sede di Intesa Sanpaolo a Torino, progettato da Renzo Piano, in dieci anni è riuscito a entrare stabilmente nel ristretto numero dei simboli della città. E proprio oggi, fino al 22 giugno, avvia le celebrazioni del decennale con tre giornate di appuntamenti (musica, teatro, arte, cinema e visite guidate), e l’esposizione di «Triple Elvis» (1963) di Andy Warhol, proveniente dalla collezione Luigi e Peppino Agrati e ora parte delle collezioni d’arte moderna e contemporanea di Intesa Sanpaolo, per la prima volta esposto a Torino. 

Inaugurato tra fine 2014 e inizio 2015 per accogliere dipendenti e sezioni del Gruppo bancario (ma anche un auditorium e un bar/ristorante panoramico aperti al pubblico), ha contribuito a ridefinire un’area semicentrale di Torino, tra la nuova stazione di Porta Susa, la sede della Città Metropolitana, il Tribunale e le Ogr, le ottocentesche Officine Grandi Riparazioni trasformate in hub culturale e di innovazione tecnologica. Poco distanti, il Politecnico (a sud) e il centro storico (a nord). Con la sua posizione strategica e l’aspetto di monolite poderoso, ma elegante e «leggero» (non a caso, uscito dalla penna di una riconosciuta archistar), l’edificio ha accolto nel corso degli anni i più diversi eventi, soprattutto culturali. Ha così richiamato oltre 150mila visitatori che, in questi primi dieci anni, hanno partecipato a 700 giornate di eventi. 

Ci sono state le mostre d’arte del programma «L’Ospite Illustre», avviato nel 2017 con l’esposizione del «Ritratto del conte Antonio di Porcia» di Tiziano, proseguito con l’«Adorazione dei pastori» di Juan Bautista Maíno, la «Madonna di Alzano» di Giovanni Bellini e concluso con la «Madonna con il Bambino» di Cima da Conegliano nel 2022 (da allora le mostre sono per lo più accolte nella nuova sede delle Gallerie d’Italia di Intesa Sanpaolo in piazza San Carlo). Il grattacielo ha poi ospitato cicli amatissimi come le «Lezioni di Storia» di Alessandro Barbero (iniziate nel 2016 con personaggi come il Principe Eugenio, Cavour e Mussolini, proseguite con l’Unità di Italia e grandi donne della storia, da Giovanna d’Arco e Caterina la Grande a madre Teresa di Calcutta e Nilde Iotti), fino ai cicli «#chiediloaBarbero» del 2023 e 2024. 

E, ancora, il ciclo «Immaginare il Futuro» con grandi ospiti come Timothy Garton Ash nel 2017, Muhammad Yunus, Donald Sassoon, Francesco Marconi (su «Comunicazione e Intelligenza artificiale», nel 2019). Senza dimenticare le magnifiche «Letture Letterarie» dedicate a nomi straordinari: Natalia Ginzburg nel 2016 (con alcune delle sue opere lette in pubblico da Toni Servillo, Anna Bonaiuto e Lella Costa), seguita nel 2017 da Primo Levi (e le letture di Sonia Bergamasco e Fabrizio Gifuni), nel 2018 da Fruttero & Lucentini (Antonio Cederna, Gabriele Lavia e Licia Maglietta) e nel 2019 da Italo Calvino (Filippo Timi, Toni Servillo e Sonia Bergamasco). Per il ciclo «Reading-Spettacolo», l’appuntamento più recente ha visto protagonista lo psichiatra e psicoanalista Vittorio Lingiardi, che nell’auditorium ha portato il suo recente successo editoriale, Corpo, umano (Einaudi); preceduto, negli anni precedenti, da Daniel Pennac, Paolo Rumiz, Benedetta Tobagi, Maurizio de Giovanni...

E nuovamente in Auditorium prendono il via le celebrazioni del decennale, oggi alle 18, con lo spettacolo realizzato in collaborazione con Tpe-Teatro Piemonte Europa «Orlando. Lettura dal romanzo di Virginia Woolf», ispirato alla relazione d’amore tra Virginia Woolf e Vita Sackville-West. Si prosegue domani, sabato 21 giugno dalle ore 9.30 alle 15.30, con le visite guidate dell’esposizione «Andy Warhol, Triple Elvis», allestita nello Spazio Trentacinque al 36mo piano del grattacielo e dedicata all’opera realizzata da Warhol nel 1963, anno in cui l’artista per la prima volta lavora sulla ripetizione dell’immagine di personaggi che egli stesso, anticipando i tempi, definisce «famosi». La mostra sarà visitabile fino al 30 giugno. Seguono, sempre sabato, il concerto della giovane pianista Costanza Principe che suonerà brani di Mozart, Liszt e Schumann (in collaborazione con Mito SettembreMusica e Fondazione per la Cultura Torino) e, alle 21, la proiezione del film «L’isola degli idealisti», diretto da Elisabetta Sgarbi (presentato in anteprima mondiale alla Festa del Cinema di Roma 2024) e tratto dall’omonimo romanzo di Giorgio Scerbanenco, scritto tra il 1942 e il 1943 e pubblicato postumo nel 2018 da La nave di Teseo.

Domenica, infine, spazio al benessere e allo Yoga, con due appuntamenti alle 6.30 e 7.30. Ma soprattutto, omaggio al grattacielo di Renzo Piano, per l’intera giornata: dalle 9.30 alle 20.30 sarà infatti protagonista di una serie di visite guidate che permetteranno al pubblico di scoprire alcune delle aree pubbliche più significative dell’edificio: atrio, foyer, Auditorium, Serra bioclimatica e Spazio Trentacinque. Con vista panoramica sull’intera città, e oltre.