Una bomba nel viavai delle Soprintendenze

Federico Castelli Gattinara |  | Roma

A questo punto sfugge completamente la logica, sembra che una riorganizzazione tiri l’altra, come una nevrosi ossessiva. La rivoluzione del sistema di tutela e gestione dei beni culturali voluta da Dario Franceschini (confermato ministro dal neopresidente del Consiglio Paolo Gentiloni, come nelle attese) troverà mai il tempo per strutturarsi e radicarsi nel Paese? Tutte le Soprintendenze di Roma e Lazio sono state ridisegnate lo scorso luglio, a livello territoriale e di competenze. Un rivolgimento che ha visto nascere in tutta Italia le Soprintendenze miste che, nelle rispettive aree di competenza, controllano ogni cosa: archeologia, belle arti, paesaggio. Addio quindi alla Soprintendenza archeologica di Roma che governava tutta l’archeologia di città e suburbio (accanto alla Sovrintendenza capitolina per le parti sotto la giurisdizione del Comune di Roma), alla quale dal 2001 era stata attribuita,
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