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Sculture in versi

Olga Scotto di Vettimo

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Lo Studio Trisorio presenta «The Vertebra Oracle in Naples», personale di Rebecca Horn (Michelstadt, Germania, 1944), visitabile dal 10 ottobre al 31 dicembre.

Il lavoro dell’autrice è ricordato a Napoli per l’importante intervento di arte pubblica in piazza del Plebiscito nel dicembre 2002, quando la Horn trasformò parte della pavimentazione della piazza in un tappeto incastonato di teschi in ghisa, le note «capuzzelle», al di sopra delle quali campeggiavano aureole luminose sospese in aria.

Tale installazione, molto vicina alla sensibilità rievocativa del culto dei morti dei napoletani, restituiva un’ambientazione suggestiva che dava forma a quel filo sottile, ma non fragile, che unisce la vita e la morte nella cultura partenopea, legata a una dimensione di affettuosità familiare e di cura quotidiana delle anime dei defunti.

Diversamente da quel lavoro, le opere esposte oggi nella galleria napoletana sono costituite da un corpus di disegni (tra cui «Vertebra Oracle for the future») e da alcune sculture strettamente connesse a riferimenti poetici.

Il lavoro della Horn, che, nella sua pluriennale ricerca spazia dalla performance alla pittura, dalla scultura alla poesia, dalla realizzazione di film a installazioni ambientali in dialogo con lo spazio, la politica e la storia del luogo, affronta temi di carattere universale segnati tutti da un profondo senso di caducità della vita materiale ed emotiva.

In mostra a Napoli anche una scultura di grandi dimensioni, «Revelation of a Tree», costituita da rami in bronzo che, attraverso antenne mobili, sono direzionate verso il centro energetico dell’albero.

Olga Scotto di Vettimo, 06 ottobre 2015 | © Riproduzione riservata

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