Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

«Senza titolo», anni ’90. Cortesia Studio d’Arte Raffaelli

Image

«Senza titolo», anni ’90. Cortesia Studio d’Arte Raffaelli

Schifano caravaggesco catodico

Allo Studio Raffaelli fotografie, carte e tele dagli anni ’60 ai ’90

Franco Fanelli

Leggi i suoi articoli

Chissà come avrebbe vissuto, Mario Schifano, i periodi di lockdown cui siamo periodicamente sottoposti a causa del perdurare della pandemia? Forse i monitor dei televisori perennemente accesi nel suo studio si sarebbe moltiplicati, ora che, rispetto ai suoi anni, i canali di trasmissione si sono moltiplicati. Sono riflessioni a cui sarà portato il visitatore della mostra «Panorama», aperta fino al 23 maggio (e forse oltre) nello Studio Raffaelli.

Qui una parete intera della galleria è gremita di 130 fotografie scattate dall’artista (1934-98) agli schermi dei suoi televisori. Nello spazio di 10x15 cm Schifano interveniva su quelle immagini con la sua pittura. Già nel ’69 l’artista fa della convivenza con l’immagine mediatica prodotta dal tubo catodico una sorta dimodus vivendi e operandi (negli anni Settanta nascono i celebri «Paesaggi TV»).

Lo fa mentre si apre uno dei periodi più tormentati di una vita che romanticamente viene spesso definita caravaggesca. Ma al di là delle tangenzialità esistenziali, il «caravaggismo» di Schifano va forse ricercato nella coscienza della crisi dell’immagine codificata e convenzionale (e nel confronto con essa) come condizione necessaria allo svolgersi della pittura moderna.

Anche per Schifano, uno degli ultimi eredi della grande pittura italiana (in mostra anche alcune carte e tele dagli anni Sessanta agli anni Novanta) il punto chiave era la luce. E se, come si dice, in pittura ogni secolo ha la sua luce, quella del secondo ’900 non poteva che essere la luminosità artificiale ed elettronica: così, dalla crisi, nasceva un’anticipazione. Anzi, ora che lo smartworking ci inchioda al desktop dei nostri pc, una premonizione.

«Senza titolo», anni ’90. Cortesia Studio d’Arte Raffaelli

Franco Fanelli, 22 aprile 2021 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Mentre il Catalogo generale comincia a riordinare una produzione tanto vasta quanto disordinata, l’artista romano sta attraversando una delle sue molte rinascite

L’influsso dell’occultismo e dell’esoterismo sull’arte dall’800 ad oggi attraverso 80 autori. Gli snodi fondamentali del percorso sono il Surrealismo, con Breton protagonista assoluto, e il ruolo del femminismo. Visita della mostra in compagnia di Massimiliano Gioni

Era lanciatissima negli anni Novanta, poi è stata oscurata dalle star Tracey Emin e Damien Hirst. Da qualche tempo, però, complici la scoperta delle donne surrealiste e il dibattito sull’appartenenza sessuale, la dissacrante artista inglese è tornata di moda

Le opere dell’artista inglese alla Fondation Louis Vuitton di Parigi mettono (quasi) tutti d’accordo: dalle celebri piscine californiane ai paesaggi dello Yorkshire, è salutato come l’ultimo grande maestro, portatore di emozioni positive ed empatia in un mondo in guerra

Schifano caravaggesco catodico | Franco Fanelli

Schifano caravaggesco catodico | Franco Fanelli