Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Elena Franzoia
Leggi i suoi articoliIn occasione dei 950 anni dalla dedicazione, otto saggi rendono omaggio al patrimonio artistico della Cattedrale lucchese di San Martino, grazie alla presenza del Volto Santo tra le più antiche e illustri mete di pellegrinaggio della Cristianità.
Curato da Paolo Bertoncini Sabatini, cui si deve anche l’approfondimento dedicato all’architettura, il volume affronta in modo esaustivo, anche grazie agli apparati fotografici di Andrea Vierucci, l’ampio ventaglio tematico proposto dall’antico edificio nella consapevolezza, espressa dal responsabile per le celebrazioni dei 950 anni don Mauro Lucchesi, che «le cattedrali sono la sintesi più alta di ciò che la fede cristiana può realizzare a livello artistico».
Arte e devozione sono dunque i cardini intorno a cui si imperniano gli interventi di Timothy Verdon, che approfondisce il legame tra Cattedrale lucchese e comunità, Raffaele Savigni e Aurora Corio, concentrati sulla plurisecolare storia del cantiere, mentre il patrimonio di iscrizioni e sculture è protagonista degli scritti di Clario Di Fabio, Luigi Bravi e Annamaria Giusti. Luigi Ficacci indaga infine le opere pittoriche.
San Martino a Lucca. Storie della cattedrale, a cura di Paolo Bertoncini Sabatini, fotografie di Andrea Vierucci, 296 pp., ill. col., PubliEd, Lucca 2020, € 49
L'esterno della Cattedrale di Lucca
Il soffitto all'interno della Cattedrale di Lucca
Altri articoli dell'autore
Intervista alla direttrice del nuovo polo museale fiorentino, che comprende anche Cappelle Medicee, Palazzo Davanzati, complesso di Orsanmichele e Casa Martelli: «Potenzialmente potrà portare a un riequilibrio degli afflussi dei visitatori e delle risorse economiche. La strategia culturale consiste nell’esaltare le loro peculiarità ponendole in relazione, nel mettere a sistema, creando un nuovo itinerario urbano»
Scoperte di straordinaria importanza: dopo lunghe e complesse analisi diagnostiche, il Rijksmuseum ha avviato il restauro della grandiosa tela e non fa previsioni sulla fine dei lavori
Paolo Penko, che ama definirsi «orafo storico», da quando aveva 20 anni compie ricerche sul gioiello antico, sfociate poi nell’ambizioso progetto di ricostruzione dell’oreria granducale e in incarichi di respiro internazionale come la creazione dei gioielli del recente film «Conclave»
Un volume a cura di Veronica Rodenigo pubblicato in occasione dei venticinque anni dell’azienda veneziana OTTART esplora e valorizza la complessa, e quasi sempre invisibile, «macchina professionale» che consente la fruizione espositiva, in cui convergono architettura, ingegneria e sapere artigiano



