«Omaggio a Kandinski, Klee, Picasso e Osvaldo Licini. Rivelazione» (1960) di Tancredi (stima 50-70mila euro) Cortesia di Wannenes

Image

«Omaggio a Kandinski, Klee, Picasso e Osvaldo Licini. Rivelazione» (1960) di Tancredi (stima 50-70mila euro) Cortesia di Wannenes

Ricordi e omaggi sul filo del tempo

Da Wannenes 43 lotti per tracciare il panorama italiano da inizio ’900 ad oggi

Michela Moro

Leggi i suoi articoli

Il 5 luglio sono offerti nell’asta di Arte Moderna e Contemporanea che Wannenes presenta a Milano nomi importanti del panorama italiano dagli inizi del ’900 fino al periodo contemporaneo: 43 lotti, spesso inediti provenienti da gallerie e collezioni private.

Apre la vendita una serie di opere di Filippo de Pisis, che trova il fulcro nel «Vaso di fiori» del 1948, testimonianza dell’operato dell’artista a metà del Novecento e offerto con stima di 16-18mila euro. Segue Ottone Rosai, pittore di silenziosi paesaggi toscani che rimandano ai modelli quattrocenteschi. Il «Trionfo della strada», dipinto nel 1952 ed esposto alla Galleria Nazionale d’Arte Moderna e Contemporanea di Roma e a Copenaghen nel 1958, è stimato 10-15mila euro.

Una vivace «Natura Aerodinamica» di Enrico Prampolini del 1932 ca. è proposta con una stima di 40-50mila euro, mentre dei due Giuseppe Capogrossi in catalogo si segnala «Superficie G. 25» del 1965 (stima 18-22mila euro), realizzata a collage su carta marmorizzata che appartiene alla piena maturità stilistica dell’artista.

Rimanda a comuni ricordi infantili il dipinto di Massimo Campigli «Il gioco del filo» (1946), olio su tela stimato 50-70mila euro, così come la tempera su carta applicata su tela di Tancredi «Omaggio a Kandinski, Klee, Picasso e Osvaldo Licini. Rivelazione» del 1960. È del 1950 «Amalassunta», in bianco, rosso e nero, di Osvaldo Licini, valutata 40-60mila euro.

Si arriva agli anni Settanta con «Politipo» (1971) di Alberto Biasi. L’opera in pvc su legno ben rappresenta la ricerca ottico-cinetica che Biasi ha approfondito per più di vent’anni producendo un gran numero di composizioni dalle forme mutevoli. La stima è di 10-15mila euro. Ancor più contemporanea è la «New York» di Luca Pignatelli: dipinta nel 2005 con tecnica mista su tela di sacco, la grande opera di 222x146 cm è valutata 15-20mila euro.

Per chi volesse avvicinarsi all’arte moderna e contemporanea con cifre più ridotte, tra i 4mila e i 9mila euro sono all’incanto una tecnica mista su cartoncino estroflesso di Agostino Bonalumi del 1985 (3.800-4.200 euro), un’acquaforte di Joan Mirò, «L’Oiseau Destructeur» del 1969 (7-9mila euro), una serigrafia di Andy Warhol, «Man Ray» del 1974 (4-6mila euro) e una su acciaio inox di Michelangelo Pistoletto, «Pappagallo» del 1971 (7-9mila euro).

Michela Moro, 01 luglio 2022 | © Riproduzione riservata

Articoli precedenti

L’aspetto più ingegneristico di Da Vinci affianca una selezione di dipinti digitalizzati nel Leonardo3 Museum

Reportage in aggiornamento dagli stand milanesi di Allianz MiCo

Al Kmska di Anversa una grande mostra personale di un «vero artista fiammingo» a quarant’anni dalla morte: le sue opere «dialogano» con Jean Fouquet, Van Eyck, Rubens, Tuymans...

Opere e progetti hanno reso centrali la città e l’Italia nella vita e nel catalogo dell'artista statunitense

Ricordi e omaggi sul filo del tempo | Michela Moro

Ricordi e omaggi sul filo del tempo | Michela Moro