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Arianna Antoniutti
Leggi i suoi articoliLa Cappella Paolina, «realtà plurima, stratificata e tuttavia omogenea e coerente» scrive Antonio Paolucci, Direttore dei Musei Vaticani, è stata oggetto, dal 2002 al 2009, di un lungo e delicato restauro. Al restauro venne dedicata, nel maggio del 2010, presso l’Università La Sapienza di Roma, una giornata di studi, promossa da Alessandro Zuccari, i cui esiti sono ora raccolti nel libro Michelangelo e la Cappella Paolina, curato da Paolucci e Silvia Danesi Squarzina per i tipi delle Edizioni Musei Vaticani. Due sono i livelli di lettura offerti dal volume: uno tecnico, con relazioni di Ulderico Santamaria, Fabio Morresi, Maurizio De Luca e Maria Ludmila Pustka, sulle indagini scientifiche svolte, l’altro prettamente storico-artistico.
Ecco dunque, tra gli altri, i saggi di Paolucci e Squarzina dedicati all’ultima opera pittorica di Michelangelo: i due affreschi con «Conversione di Saulo» e «Crocifissione di Pietro» (1542-1550), voluti da Paolo III Farnese, espressione della «tormentata religiosità» dell’artista; la ricognizione del materiale archivistico da parte di Anna Maria De Strobel e Alessandra Rodolfo; il saggio di Zuccari che illustra gli affreschi di Lorenzo Sabbatini e di Federico Zuccari commissionati da Gregorio XIII. Chiude il volume, il testo di Paola Di Giammaria sulla campagna fotografica compiuta da Domenico Anderson sui murali michelangioleschi nel 1933-34.
Michelangelo e la Cappella Paolina. Riflessioni e contributi sull’ultimo restauro
a cura di Antonio Paolucci e Silvia Danesi Squarzina
332 pp.
Edizioni Musei Vaticani, Città del Vaticano 2016
€ 79,00
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