Reportage dal fronte orientale
Putin minaccia l’invasione, ma nel Donbass, una regione dell’Ucraina, già nel 2014 la Russia fomentò una guerra civile: le fotografie di Joseph Sywenkyj sono state premiate a Photo Kyiv 2021

I vecchi fanno guerre per soddisfare la loro brama di potere; i giovani ci muoiono o ne escono spezzati nella mente e nel corpo. Eppure le guerre continuano a essere dichiarate e un’altra guerra potrebbe essere vicina se il presidente russo Vladimir Putin valuterà che il vantaggio supera il rischio.
Come tutti i populisti, Putin sa giocare sulle emozioni del popolo e lo scorso luglio, in uno dei suoi dialoghi «Linea Diretta» con il pubblico russo, ha parlato in modo appassionato di come Russia e Ucraina siano «un solo popolo che condivide lo stesso spazio storico e spirituale». Ora sta trasformando le sue parole in azioni e nel momento in cui scrivo circa 125mila soldati delle truppe russe sono radunate al confine con l’Ucraina.
La minaccia è una guerra internazionale, quindi i nostri media stanno prestando attenzione, ma abbiamo quasi dimenticato che un altro conflitto è continuato nel Donbass, la regione meridionale e orientale dell’Ucraina, da quando la Russia vi ha fomentato e sostenuto una guerra civile nel 2014. L’Onu stima che oltre 13mila persone siano morte, ma molte altre hanno subito un cambiamento permanente e tragico della loro vita.
Ecco, in breve, la storia di cinque giovani combattenti ucraini. Non dovrebbe essere necessario ricordare che anche dalla parte russa dei giovani sono morti o sono stati feriti. Le immagini pubblicate sono tratte dalla serie «Wounds» del fotografo statunitense di origine ucraina Joseph Sywenkyj, vincitore di un premio a Photo Kyiv 2021 (12-25 agosto 2021), di cui è stato pubblicato un catalogo illustrato.
Crisi russo-ucraina 2022



