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Laura Lombardi
Leggi i suoi articoliPontedera (Pisa). Dal prossimo 15 giugno al 10 agosto il Palp-Palazzo Pretorio ospiterà la mostra «Goya e Guido Reni. Tesori d’arte al Palp» curata da Pierluigi Carofano, con la collaborazione di Paolo Erasmo Mangiante e di Malena Manrique, Marco Ciampolini, e Enrico Lucchese.
Di Francisco Goya troviamo due autoritratti (poi destinati alla mostra che si terrà nel 2018 all’Ermitage di San Pietroburgo «Goya. Maturazione di un genio»): l’uno giovanile, del 1771, probabilmente eseguito in Italia, proveniente dal City Art Museum di St. Louis e assai meno noto rispetto alla sua replica più tarda del Museo Goya di Saragozza, a causa dei pesanti restauri ottocenteschi ad opera di Marcellino de Unceta, ha ritrovato, dopo la pulitura, piena leggibilità pittorica. L’altro «Autoritratto», datato intorno al 1782, è stato riscoperto di recente in una prestigiosa collezione privata; nel corso del restauro è emersa la firma, nonché la forte vicinanza all’«Autoritratto» del Museo di Agen e al ritratto dell’artista inserito nella grande pala della chiesa di San Francisco el Grande, a Madrid.
Infine il dipinto inedito di Guido Reni «Susanna e i vecchioni», opera lasciata dal maestro bolognese allo stato di abbozzo, testimonianza della ricerca espressiva che spesso caratterizza gli anni della maturità dell’artista; una sorta di riscrittura e rivisitazione del soggetto dipinto, sul principio degli anni Venti del Seicento, nella tela conservata alla National Gallery di Londra. La mostra è promossa dalla Fondazione per la Cultura Pontedera e dal Comune di Pontedera, in collaborazione con la Libera Accademia di studi Caravaggeschi «Francesco Maria Cardinal del Monte»-Ente Nazionale di Ricerca.

Francisco Goya, Autoritratto, 1782 circa, cm 52,5 x 43,4. Collezione privata

2 Francisco Goya, Autoritratto giovanile, 1771 circa, olio su tela, cm 62x42, Collezione privata

Guido Reni, Susanna e i vecchioni, 1630 circa, olio su tela, cm 104x140, Collezione privata
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