Perugino riunito per il suo allievo

Arianna Antoniutti |

Città del Vaticano. Fino allo scorso gennaio la Galleria Nazionale dell’Umbria di Perugia ha ospitato la storica ricomposizione della «Pala dei Decemviri» (1495-96, nella foto) del Perugino, che tornava, dopo due secoli, nella Cappella dei Priori per la quale era stata dipinta (cfr. n. 402, nov. ’19, «Il Giornale dlele Mostre», p. 5). La Pala, requisita dalle truppe napoleoniche nel 1797, e dal 1816 conservata presso i Musei Vaticani, era stata ricongiunta alla sua cornice originale e alla sua cimasa, rimaste invece a Perugia. Ora, fino al 9 maggio, sono la cornice lignea intagliata e la cimasa con il «Cristo in pietà» a riunirsi, nella Sala XVIII della Pinacoteca vaticana, alla Pala peruginesca. La mostra è curata da Barbara Jatta, con la collaborazione di Marco Pierini e la consulenza di Guido Cornini e Fabrizio Biferali. Pierini, direttore della Galleria Nazionale dell’Umbria, ha annunciato l’intenzione del museo di lasciare ai Musei Vaticani, in un prestito a lungo termine, la magnifica cornice della Pala, realizzata dall’intagliatore Giovanni di Battista di Cecco detto il Bastone.

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