Guglielmo Gigliotti
Leggi i suoi articoliÈ morto il 26 gennaio a 78 anni Gianfranco Bruno, storico dell’arte e pittore impegnato per tutta la vita a cercare lo strato segreto delle immagini. Questi presupposti lo hanno guidato alla concezione di mostre storiche su personalità quali Edvard Munch (Milano, Palazzo Reale, 1985), Graham Sutherland e Joan Miró (Genova, Accademia Ligustica, 1991 e 2001), Lorenzo Viani (Seravezza, Palazzo Mediceo, 2000) ed Ennio Morlotti (Londra, Imago Art Gallery, 2011). Epocale è stata la grande kermesse di Milano, a Palazzo Reale, nel 1974, dove, sotto il titolo programmatico di «Ricerca dell’identità», riunì opere di Picasso, Bacon, Klee, Freud, Gerstl, Rainer, Warhol e altri. Molti anche gli studi sull’arte del ’900 meno noto o sull’800 francese, con predilezione per Courbet, Monet e Redon.
Nel 1981 uscì, per le Edizioni Stringa di Genova, La pittura in Liguria dal 1850 al Divisionismo. Come pittore fu fatale per lui l’incontro, giovanissimo, con Fausto Pirandello, che impresse una qualità di densa costruzione cromatica alle sue immagini. Altra stella polare fu il cinquecentesco tedesco Albrecht Altdorfer, e comunque un senso dell’arte che si alimenta della sua storia. Una linea guida che condizionava anche le sue lezioni di Storia dell’arte all’Accademia Ligustica di Genova, di cui fu anche direttore. ra le mostre principali della sua opera ci sono le antologiche alla Kunsthandel Roulant di Amsterdam (1981) e alla Galleria Appiani Arte 32 di Milano (1998).
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