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Per i russi di Londra Larionov e Harlamov

Giovanni Pellinghelli del Monticello

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La Russian Sale di Bonhams presenta l’8 giugno una «Natura morta con pesce e fiori» (del 1909) del padre dell’Avanguardia russa, Michail Fëdorovic Larionov, stime 100-130mila euro. Fondatore di due importanti gruppi di rottura dell’avanguardia russa, il «Fante di Quadri» (1909-11) e l’ancora più radicale «La Coda dell’Asino» (1912-13), Larionov si formò all’esperienza diretta dell’avanguardia europea, del Cubismo francese, dell’Espressionismo tedesco, grazie all’aiuto del maggiore collezionista russo dell’epoca, Sergej Shchukin.

L’artista ha evoluto la pittura di formazione postimpressionista in un linguaggio nuovo di pittura astratta: l’opera in asta fissa un momento cruciale nella poetica di Larionov e rispecchia quella conciliazione tra influenze del Modernismo europeo e tradizioni stilistiche e tematiche dell’arte russa (soprattutto legate all’arte sacra e alle icone) che rimane tratto comune a tutta la pittura russa del primo ’900.

Accanto all’opera di Larionov, un esempio tipico dell’800 russo: «Il libro di favole» (250-380mila euro) di Aleksej Aleksjevic Harlamov (1840-1925), autore dei celebri ritratti dello zar Alessandro II (1874), del suo mecenate e mentore Turgenev (1875) e della famiglia del principe Pavel P. Demidov di San Donato (1883), nella cui villa di Pratolino a Firenze soggiornò a lungo.

Giovanni Pellinghelli del Monticello, 04 giugno 2016 | © Riproduzione riservata

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