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Veronica Rodenigo
Leggi i suoi articoliSi chiama teens.palazzograssi.it la piattaforma digitale dedicata all’arte contemporanea e avente come oggetto le opere della Fondazione François Pinault. Particolarità: l’iniziativa, realizzata da Palazzo Grassi-Punta della Dogana-Pinault Collection, è un progetto pilota che per 4 mesi ha coinvolto nella scelta e produzione dei contenuti 220 ragazzi di 10 classi (tra scuole medie e superiori) appartenenti a istituti comprensivi del veneziano e della provincia di Padova che hanno lavorato in orario extrascolastico coadiuvati dal team dei servizi educativi della Fondazione.
A fare da input, la constatazione che gli adolescenti non frequentano i musei se non attraverso la mediazione della scuola. Così, dopo il primo progetto sperimentale «Detto tra noi» che nell’anno scolastico 2013-14 ha portato alla creazione dell’app dedicata alla mostra «Prima Materia», la Fondazione ha approfondito il rapporto con gli adolescenti dando il via al progetto Palazzo Grassi Teens. In home page il layout propone una ricerca per artisti (tra cui Dan Flavin, Mario Merz, Giuseppe Penone, Bruce Nauman, David Claerbout) e per temi (Optical art, performance, autoritratto, hip hop…) ognuno associato a loghi policromi e dinamici.
A essi si affiancano la voce «gioca» (che invita a rispondere alla domanda del mese attraverso relativo hashstag) e gli immancabili social media per la condivisione virale dei contenuti: Instagram, Twitter e Facebook perché è agli stessi coetanei che l’idea si rivolge, con la prospettiva di allargare il raggio d’azione a gruppi scolastici oltre i confini nazionali.
«Con il programma Palazzo Grassi Teens, afferma Marina Rotondo, responsabile dei servizi educativi a Palazzo Grassi, stiamo costruendo un pubblico nuovo, cruciale per il futuro di tutti i musei. Se i ragazzi si affezionano a un’istituzione, ai suoi artisti, alle sue opere, ne diventeranno in futuro grandi sostenitori e potenziali ambasciatori. Gli adolescenti che imparano ad amare l’arte contemporanea oggi saranno i suoi più grandi appassionati domani».
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