Padiglione Italia: ricomincio da tre

Cecilia Alemani sceglie la triade Andreotta Calò, Cuoghi e Husny-Bey in rappresentanza degli artisti italiani alla Biennale di Venezia del 2017
Quando Cecilia Alemani, commissaria del Padiglione Italia alla Biennale di Venezia 2017 dichiara che «non esiste l’arte italiana, ma gli artisti italiani» prende ampiamente le distanze da qualsiasi tentativo di delineare un’identità stilistica, tematica, sentimentale, comportamentale ecc. all’interno di una mostra; respinge non solo qualsiasi idea di «codice» identitario, quello ipotizzato, dichiaratamente o meno, dai suoi due immediati predecessori, Bartolomeo Pietromarchi nel 2013 e Vincenzo Trione nel 2015, ma anche la tentazione, forse indotta dall’ampia metratura del Padiglione nazionale all’Arsenale, di approfittare della Biennale per costruire una «mostra nella mostra». Impresa che, a proposito di arte italiana, riuscì soltanto, con eccellenti risultati
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