Image

Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine

Image

Piazza della Libertà, la piazza centrale di Novi Sad, seconda città della Serbia. Foto V. Velickovic

Image

Piazza della Libertà, la piazza centrale di Novi Sad, seconda città della Serbia. Foto V. Velickovic

Nessuna Capitale europea nel 2021

Nel 2022 lo scettro andrà alla serba Novi Sad, la lituana Kaunas e la lussemburghese Esch

Elena Franzoia

Leggi i suoi articoli

Il Covid-19 costringe a una riprogrammazione anche la Commissione Europea. Data l’impossibilità di mettere adeguatamente a frutto le notevoli opportunità offerte dalla nomina a Capitale della Cultura, soprattutto sul piano dell’incremento turistico e della realizzazione di grandi eventi, la Commissione ha confermato sino alla fine di aprile 2021 le Capitali «uscenti» Fiume (Croazia) e Galway (Irlanda). Una doverosa proroga, analoga a quella decisa in Italia per Parma, che mitiga ma non risolve il protrarsi degli effetti della pandemia.

Slittano quindi agli anni successivi le Capitali designate per il 2021, che potranno così usufruire di maggiori margini non solo per una programmazione che potrebbe risentire di nuovi regolamenti internazionali indotti proprio dal virus, ma anche per l’individuazione di ulteriori finanziamenti. Alla serba Novi Sad andrà lo scettro nel 2022, in condivisione con la lituana Kaunas e la lussemburghese Esch, mentre la greca Eleusi e la romena Timisoara raccoglieranno la staffetta nel 2023 insieme all’ungherese Veszprém.

Penalizzate da una pandemia che nel marzo 2020 le ha costrette all’improvviso annullamento degli eventi, le attuali Capitali hanno nel frattempo ripreso le loro attività. Galway, che con il motto «Let the Magic in» si è ispirata alla grande tradizione celtica, ha scelto di offrire online o posporre ulteriormente gli eventi programmati, mentre Fiume (Rijeka), nonostante sia sede di numerosi festival internazionali dedicati alle arti performative, ha scelto per ora di ripartire dalle mostre in presenza.

Per il 2022, Esch ha scelto il titolo «Remix Culture» indicando la volontà di strutturare nuove sinergie nell’ambito dello sviluppo sostenibile, mentre Kaunas sta lavorando sul tema «From temporary to contemporary». «4 New Bridges» è infine lo slogan scelto da Novi Sad, cosmopolita città serba affacciata sul Danubio che ha strutturato durante la pandemia un seguitissimo programma di eventi online a sostegno della scena artistica locale e sta accrescendo di ben 40mila metri quadrati, in vista del 2022, la sua dotazione di spazi culturali.

Piazza della Libertà, la piazza centrale di Novi Sad, seconda città della Serbia. Foto V. Velickovic

Elena Franzoia, 08 febbraio 2021 | © Riproduzione riservata

Altri articoli dell'autore

Nella Kunsthaus di Zurigo la prima panoramica completa sugli ultimi 25 anni dell’artista eclettica e ironica, che realizza performance come «dipinti esplosi»

L’istituzione londinese rende omaggio allo scultore svizzero attraverso tre mostre che lo mettono in dialogo con le artiste Huma Bhabha, Mona Hatoum e Lynda Benglis

Una mostra illustra il difficile recupero della «Traversata del Mar Rosso» che nel 1914 venne acquisita dalla National Gallery of Ireland a un prezzo ben inferiore al valore proprio per lo stato di conservazione

In mostra al Kmska la monumentale pala della Chiesa degli Agostiniani restaurata nell’ambito del programma di conservazione, avviato nel 2012, del corposo nucleo di opere del maestro fiammingo del museo

Nessuna Capitale europea nel 2021 | Elena Franzoia

Nessuna Capitale europea nel 2021 | Elena Franzoia