Modestamente, un rivoluzionario
Un’irripetibile mostra di Jan Van Eyck al Museo di Belle Arti di Gand

Gand (Belgio). Le fonti storiche sulla sua vita sono scarse. Probabilmente nacque intorno al 1390 vicino a Maastricht, negli odierni Paesi Bassi. Poco si sa della sua formazione, quasi certamente nell’ambito della minitaura, e di lui non rimangono che una ventina di opere. Ma sono le opere di un fuoriclasse, un virtuoso della pittura ad olio (già utilizzata dai Romani e appena riscoperta nelle Fiandre, la pittura ad olio perfezionata da Van Eyck ebbe presto una straordinaria diffusione in tutta Europa). Le conoscenze scientifiche, la capacità di osservazione, le doti analitiche e la tecnica hanno fatto del pittore fiammingo un «rivoluzionario» dell’arte della prima metà del Quattrocento.
Richiestissimo, era capace di eseguire ieratici ritratti e pale d’altare di rara potenza, qualità formale e attenzione ai contrasti di luce e al dettaglio più minuto, uniti a colori smaglianti. Artista della
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