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Medea suicida in Ca’ Brittoni

Veronica Rodenigo

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Liberata dai pannelli allestitivi, Ca’ Brittoni, il complesso d’origine due-trecentesca attiguo a Ca’ dei Carraresi (sede espositiva di Fondazione Cassamarca; fino al 10 aprile è in corso la mostra  su El Greco in Italia), offre ai visitatori la possibilità di ammirarne il ricco apparato decorativo.
Già oggetto di un restauro nel 1987, è stato recentemente sottoposto a un intervento manutentivo (consolidamento d’intonaci decoesi e fissaggio della pellicola pittorica) l’interessante e sino a ora poco indagato (lo studio più recente risale agli anni Novanta e si deve a Giorgio Fossaluzza) ciclo pittorico che spazia dal XIV al XVI secolo.

S’incontrano motivi a finta tappezzeria geometrici o a cornici polilobate che racchiudono animali fantastici, figure umane e ibride; una Madonna con il Bambino e temi mitologici e allegorici come quelli realizzati per mano autografa del veneziano Giovanni Cavazza (seconda metà del Quattrocento).

Fra i molti soggetti rappresentati nelle diverse scene (Diana e le ninfe, putti alati e un cupido bendato) colpisce una nuda Medea rappresentata nell’atto di trafiggersi il petto con un pugnale dopo aver mozzato le teste dei propri figli che stringe in mano ancora zampillanti di sangue.

Veronica Rodenigo, 12 gennaio 2016 | © Riproduzione riservata

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