Mahleriano fluorescente
Il Ponte, a cura di Arabella Natalini e fino all’8 aprile (catalogo Gli Ori), allestisce opere realizzate da Alfredo Pirri (1957) tra il 2014 e il 2015. Sono i «Kindertotenlieder», già presenti in piccola parte in una recente personale da Eduardo Secci, sempre a Firenze, ma che ora sono invece l’oggetto specifico dell’esposizione.
Il titolo del ciclo è ispirato ai Lieder composti da Gustav Mahler, a partire dalle liriche che Friedrich Rückert aveva dedicato ai propri figli scomparsi. Pirri restituisce quegli spunti in modo evocativo, senza darne una connotazione nostalgica, ma esprimendo piuttosto un senso di vitale apertura, un germogliare di forme, sfondamenti spazio-temporali, svolti in un linguaggio sempre molto coerente e riconoscibile.
Le opere dell’artista cosentino, romano d’adozione, spesso giocate sull’uso del bianco, pur nell’astrazione e nella forte eleganza spinta fino alla rarefazione, non
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