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Vittorio Bertello
Leggi i suoi articoliLa casa d’aste Della Rocca, mentre fino al 6 dicembre ospita «Teatrarte», una personale di scatti del fotografo torinese Paolo Pellion, tiene due vendite. Quella di antiquariato (400 lotti ca) è fissata per il 15 novembre: vi si nota un «Suicidio di Lucrezia» di Guido Reni valutato tra 180 e 200mila euro.
Nello stesso appuntamento, tra i circa 120 lotti di arte orientale una figura tibetana del Buddha del XVII-XVIII secolo ha una base di 10mila euro. La vendita di design è invece fissata per il 24 novembre (300 lotti), con pezzi forti come una poltrona con poggiapiedi di Luigi Caccia Dominioni, del 1960 ca, realizzata per Azucena (8-10mila euro); con le stesse stime, una sedia di Gio Ponti del 1955 ca, mentre una parete attrezzata del 1962 di Ico Parisi per l’Hôtel Lorena di Grosseto parte da una base di 8mila euro.
Sempre di Ico Parisi la casa d’aste propone l’allestimento di un piccolo studio privato di inizi anni Sessanta, composto da un tavolo e un mobile d’appoggio (base 3.500 euro). Giacomo Abate, curatore del settore del design per Della Rocca, conferma che la casa d’aste rivolge ora attenzione al design degli anni Settanta e Ottanta. Ecco due esempi: una sala da pranzo di Claudio Salocchi del 1975 ca realizzata per Sormani (5.500 euro) e un lampadario a plafone di Toni Cordero della fine degli anni Ottanta in acciaio satinato e compensato curvato (3.500 euro).
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