Il 150mo anniversario della nascita di Adolf Loos, architetto e designer di respiro internazionale ma anche intellettuale di spicco della Vienna fin de siècle, è l’occasione per il Mak (Museum für angewandte Kunst) di presentarne le realizzazioni per committenti privati e un centinaio di progetti sociali del periodo della «Vienna Rossa».
Acceso critico dell’eclettismo della Ringstrasse e delle sinuosità Jugendstil, Loos prediligeva linee sobrie e strutture funzionali, come dimostrò nel 1908 nella scarna casa affacciata sulla Michaelerplatz, che scandalizzò l’opinione pubblica.
Fra i suoi committenti privati figuravano grandi imprenditori e artisti di successo, che gli incaricarono dimore entrate nella storia dell’architettura, come quella per Tristan Tzara o per Joséphine Baker. Fino al 14 marzo, in «Adolf Loos. Case private», il Mak attinge dalle proprie collezioni e dall’archivio di Loos dell’Albertina ed espone schizzi, progetti, modelli, fotografie.
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