Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Stefano Miliani
Leggi i suoi articoliTramite un’associazione di consumatori si possono acquistare opere di autori non ancora affermati. Nel web è nato un portale rivolto ad artisti che possibilmente non siano legati a gallerie: si chiama SosArte.net e lo promuovono l’associazione nazionale Aps dei consumatori SoS Utenti e la società lussemburghese Oneness One Sarl. Sos Arte ha iniziato con tre autori italiani, Emanuela Barbi, Claudio Di Carlo e Alessandro Gabini.
Chi vuole può candidarsi tramite il sito web. Adriana Martino, giornalista, descrive così il progetto di cui è ideatrice e responsabile: «L’iniziativa nasce dalla collaborazione con SoS Utenti, associazione non profit che si occupa di tre aree: soldi, creatività e arte, salute. Ora collabora la Oneness One: è anch’essa una non profit, promuove la creatività nell’arte, nelle scienze e nell’economia e in Lussemburgo ha potuto fondare una società commerciale come la Oneness Sarl». In pratica si tratta di un fondo di investimento dedicato ad artisti emergenti non solo italiani.
La Sos Arte promuove le opere, la Oneness One finanzia, nel senso che può anche produrre i lavori e si fa carico dei costi di vendita. Se un collezionista vuole comprare contatta la Sos Arte, non l’artista. «Abbiamo molte candidature oltre ai primi tre nomi, conclude la Martino. La Sos Utenti è la prima associazione di consumatori impegnata a sostenere l’arte contemporanea e questa è un’operazione anche sociale e culturale. Non ultimo, garantiamo all’artista il diritto di esprimersi come meglio ritiene».
«Love Distortion (Down)», di Alessandro Gabini. Foto Sos Arte
Altri articoli dell'autore
Il professor Mirko Santanicchia illustra in anteprima il restauro della possente rocca del Vignola e il progetto del nuovo Museo Diocesano
Nella Chiesa della Misericordia di San Severino Marche una settantina di opere, quasi tutte su carta, di oltre 40 autori dagli anni Quaranta ad oggi
Encomiabile la ricostruzione della Basilica distrutta all’80% dal sisma del 30 ottobre 2016. Entro un anno e mezzo si prevede la conclusione dei lavori anche nella Cattedrale di Santa Maria Argentea. La sfida, anche qui, è «com’era dov’era, ma con più sicurezza»
Riapre dopo il terremoto del 2016 con un nuovo ordinamento «tipologico» e con opere provenienti dalle chiese allora danneggiate. In mostra anche Giovan Battista Tiepolo e Valentin de Boulogne


