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La nuova sala di consultazione delle raccolte grafiche degli Uffizi

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La nuova sala di consultazione delle raccolte grafiche degli Uffizi

La nuova vita del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi

Inaugurate le rinnovate sale di consultazione dei materiali grafici

Laura Lombardi

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Firenze. Riaprono, sotto la nuova direzione di Eike Schmidt, ma frutto di un progetto avviato tre anni orsono da Cristina Acidini, le sale di consultazione del Gabinetto Disegni e Stampe degli Uffizi, completamente rinnovate, grazie all’importante impegno della Fondazione Friends of Florence presieduta da Simonetta Brandolini d’Adda, e grazie al contributo della Fondazione Peter Cundill Study Center.

Lo spazio armonico in legno chiaro che oggi ci accoglie riprende quello del rovere delle preesistenti librerie, ma vi introduce segni nuovi che, nella schermatura, spiega l’architetto Antonio Godoli, recano memoria dei «brise-soleil» di Le Corbusier; l’insieme richiama inoltre, in qualche modo, elementi delle storiche prime sale del percorso della Galleria, opera di Carlo Scarpa e di Edoardo Detti, autore quest’ultimo di una riconfigurazione del Gabinetto negli anni Cinquanta. Il legno si estende ai pavimenti e al soffitto con una ricerca di omogeneità materica e cromatica che, unita alle luci progettate con precise direzionalità, induce alla concentrazione e alla contemplazione.

Il luogo che mutò nel tempo più volte la sua destinazione (da salone dei magistrati, con Cosimo I e Vasari, a teatro mediceo, con Francesco I e Buontalenti, a corte di giustizia, o sede della Camera dopo l’unità d’Italia, poi Archivio Storico delle Arti, poi Archivio di Stato) ma che reca, nell’iscrizione di una lapide leopoldina, come nota l’Acidini, la frase «potiorem in usum conversa», sarà destinato a esser fruito in un modo più ampio, rispetto a quanto avvenuto sinora.

Il nuovo assetto, spiega, Marzia Faietti, direttrice del Gabinetto Disegni e Stampe, tiene infatti conto di come lo studio della grafica non sia più l’appannaggio di pochi specialisti, quale era al tempo di Berenson e quale ha continuato a essere per molti decenni, «ma sia entrato in un circuito più esteso, interagendo sempre più con altre discipline», godendo di spunti e metodologie di indagine attinti da ambiti pur distanti. La «mission» dell’istituto, sottolinea la Faietti, deve dunque «impreziosirsi e indirizzarsi verso una consultazione sempre più di carattere seminariale», come quella connessa ad esempio a prossimo convegno di studi con sede all’Istituto Germanico di Storia dell’Arte. Negli anni futuri la Faietti intende promuovere lo studio e la ricerca sui materiali grafici secondo due direzioni principali, ovvero la consultazione in loco e l’accesso alle collezioni di grafica attraverso la digitalizzazione delle immagini e la schedatura online dei disegni, avviate da qualche tempo con il progetto Euploos.

Ricordiamo che l’origine del Gabinetto Disegni e Stampe risale al 1903, quando Corrado Ricci direttore della Galleria degli Uffizi e Pasquale Nerino Ferri curatore raccolte grafiche, diedero vita al progetto di distinguere per quanto riguardava la grafica tra deposito, consultazione, esposizione: un principio innovativo per opere d’arte su carta fino ad allora esposte alla luce, che era ritenuta assai meno nociva per i disegni, rispetto alla polvere; negli anni alcune modifiche furono apportate (come quella di Detti sopra citata), ma senza raggiungere le possibilità e le modalità di fruizione che la ristrutturazione di Godoli, coadiuvato da Nicola Santini per l’architettura degli interni e da Pier Paolo Taddei per gli arredi mobili (nonché da Antonio Russo e da Claudia Gerola per realizzazione tecnica e amministrativa) rende ora realizzabili.
 

La nuova sala di consultazione delle raccolte grafiche degli Uffizi

Un particolare della nuova sala

Laura Lombardi, 15 febbraio 2016 | © Riproduzione riservata

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