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La Destra polacca e la seconda guerra mondiale

Julia Michalska

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La sentenza pronunciata in aprile da un tribunale polacco ha spianato la via al Governo di destra per il controllo del Museo della seconda guerra mondiale, aperto a Danzica alla fine di marzo.


Iniziato nel 2008 dall’ex primo ministro centrista Donald Tusk (attuale presidente del Consiglio europeo), e costato 100 milioni di euro, il museo ospita circa 40mila oggetti, da cimeli di famiglia a equipaggiamenti militari. La decisione della Corte, l’ultima puntata di una battaglia legale iniziata a settembre 2016, consente una fusione controversa tra l’istituzione e il Museo Westerplatte, ancora da costruire, che è stato annunciato dal Governo poco dopo la sua salita al potere nel 2015.


Il Ministero della Cultura polacco ha subito licenziato il direttore del Museo della seconda guerra mondiale Pawel Machcewicz, nominando come direttore ad interim delle due istituzioni Karol Nawrocki. Il suo primo intervento, ha detto, sarà mirato all’esame della «situazione finanziaria e dei dipendenti» del museo. Machcewicz ha spiegato che il suo successore sta inoltre valutando «modifiche» all’allestimento permanente, che il Governo nazionalista ha accusato di essere «troppo universale». L’ex direttore intende «difendere il copyright degli attuali allestimenti.

Julia Michalska, 09 maggio 2017 | © Riproduzione riservata

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