La «cresta» esagerata del mercante Bouvier

Il miliardario russo Rybolovlev querela Sotheby’s per aver alimentato «la più grande frode artistica della storia»

Dmitry Rybolovlev
Margaret Carrigan |  | New York

La battaglia al vetriolo tra il miliardario russo dei fertilizzanti Dmitry Rybolovlev, divenuto collezionista d’arte, e Yves Bouvier, mercante d’arte svizzero e magnate dei porti franchi, si arricchisce di un nuovo tassello. Il 2 ottobre Rybolovlev ha aperto una causa legale da 380 milioni di dollari contro Sotheby’s presso un tribunale di Manhattan. La casa d’aste avrebbe materialmente alimentato quella che il collezionista definisce «la più grande frode artistica della storia», come ha per primo riportato Bloomberg.

Si tratta dell’ultimo tentativo da parte dell’oligarca russo di recuperare un miliardo di dollari da Bouvier dopo che nel 2015 aveva sostenuto che il mercante avrebbe sopravvalutato 38 opere da lui acquistate per un totale di 2 miliardi di dollari nel corso di un decennio, tra cui il «Salvator Mundi» di Leonardo. Sotheby’s era coinvolta nella vendita di 14 delle opere in
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