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Luana De Micco
Leggi i suoi articoliMentre la gran parte dei musei del mondo sono ancora chiusi per il Covid-19, una buona notizia arriva dalla Cina: il nuovo Centre Pompidou x West Bund Museum Project, la «filiale» di Shanghai, ha riaperto le porte il 20 marzo. «La situazione sanitaria in Cina è molto migliorata negli ultimi giorni, ha scritto il museo in una nota di marzo, e le autorità cinesi hanno dato il loro accordo per la riapertura parziale di alcuni luoghi, tra cui i musei».
Il giovane museo è stato inaugurato l’8 novembre 2019 in edificio firmato David Chipperfield sorto lungo il fiume Huang Pu (cfr. n. 402, nov. ’19, p. 32). Ha poi dovuto chiudere lo scorso 24 gennaio a causa della crisi sanitaria. Per ora tutte le manifestazioni e attività culturali restano ferme. Ma sono stati riaperti gli spazi espositivi sulla base di certe regole: si possono ospitare un massimo di 500 persone al giorno, i biglietti possono essere acquistati solo online e i visitatori devono continuare a seguire le regole di sicurezza.
La prima mostra semipermanente «The Shape of Time», con un centinaio di opere della collezione del Musée d’Art Moderne di Parigi, resterà aperta fino al 9 maggio 2021 come previsto. La mostra temporanea «Observations», con i lavori di 15 artisti del Dipartimento Nuovi Media della «casa madre» parigina, è prorogata fino al 31 aprile. «Vedere riaprire questo museo è una gioia portatrice di speranza: la crisi ha una fine, ha detto Serge Lasvignes, presidente del Centre Pompidou. È anche una soddisfazione poiché credo nel ruolo sociale dell’arte e al contributo che può dare per la resilienza di ognuno di noi».
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