Il San Francesco di San Pier Scheraggio
È uno dei restauri nella chiesa fiorentina, che torna a far parte del percorso degli Uffizi

Sono conclusi i lavori di riallestimento della navata della ex Chiesa di San Pier Scheraggio a Firenze (dal fosso dove si compiva lo «schiaraggio» per le acque reflue), edificio dell’XI secolo che fu punto di riferimento religioso e civile della città, dove Dante Alighieri assunse l’incarico di priore come membro dell’Arte dei Medici e Speziali, dal 15 giugno al 25 agosto 1300.
Incluso nel Cinquecento nel complesso vasariano e sconsacrato nel 1782 per volontà di Pietro Leopoldo di Lorena, l’edificio fu restaurato negli anni Trenta del Novecento, ma gli spazi attuali erano visibili solo da una passerella e accessibili in occasioni speciali. Dopo quasi due decenni tornano ora a far parte integrante del percorso di visita della Galleria degli Uffizi con un nuovo allestimento e potenziamento dell’illuminazione, a cura dell’architetto Antonio Godoli.
Sono così rese visibili, al di sotto della pavimentazione di cristallo trasparente, sulla quale il visitatore può camminare, le vestigia di una delle tre navate ma anche i resti di una cripta e di un chiostro realizzati nel Quattrocento, frutto di ritrovamenti dei primi anni Duemila. È ora visibile anche la colonna con l’affresco del 1325-35 circa raffigurante san Francesco.
Per l’occasione, al santo è dedicata la mostra online sul sito web delle Gallerie «Francesco Fratello Universale. Vita e culto del poverello d’Assisi», coordinata da Monica Alderotti, con un’«ipervisione» commentata delle opere principali degli Uffizi che hanno per soggetto scene della vita di san Francesco.