Il genius faber della capitale della Cultura 2020

La coordinatrice Francesca Velani illustra il progetto che l’anno prossimo coinvolgerà tutta la città di Parma

Un momento delle celebrazioni di «Il terzo giorno» nel maggio 2018, primo passo di Parma come Capitale della Cultura 2020. © Città di Parma
Stefano Luppi |  | Parma

Dall’11 gennaio 2020 Parma sarà la Capitale Italiana della Cultura, titolo istituito dal Mibac nel 2014 che finora è stato assegnato annualmente, dal 2015, a Ravenna, Cagliari, Lecce, Perugia, Siena, Mantova, Pistoia e Palermo. Quest’anno il titolo non è stato assegnato perché è in svolgimento il programma di Matera Capitale Europea della Cultura. La coordinatrice della manifestazione per Parma, Francesca Velani (vicepresidente di Promo Pa Fondazione e direttrice di LuBeC-Lucca Beni Culturali), anticipa i programmi.

Dottoressa Velani, mancano pochi mesi a Parma Capitale 2020: a che punto è l’organizzazione?

Abbiamo impostato il lavoro su un tema, quello della rigenerazione del tempo, che ha trasformato il programma di capitale in una metafora che porterà la comunità ben al di là del 2020. Il tema dell’inclusione dei tempi è riassunto e amplificato nel dossier «La cultura batte il tempo»,
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