Il corpo come paesaggio di confine

Il tema della migrazione al centro dei lavori di Tatiana Villani

Tatiana Villani, Körperland, Galleria Passaggi, Pisa, febbraio 2016 Veduta della mostra Courtesy dell’artista e Galleria Passaggi, Pisa  Ph. Dania Gennai
Laura Lombardi |

Pisa. La mostra di Tatiana Villani (Lecce, 1974) «Körperland», alla Galleria Passaggi fino al 16 aprile, svolge una ricerca avviata dall’artista leccese dal 2009, ponendosi al confine tra diverse discipline artistiche, ma coerente a una linea di pensiero: un percorso che necessita di esser considerato nel suo insieme, perché ogni singola opera ha strette relazioni con l’altra, creando un filo intrecciato che segue le sfumature dell'evoluzione psicologica dell'uomo in rapporto al cambiamento del contesto socio-culturale di riferimento, sottoposto ai mutamenti di spazio geografici e temporali.

Il tema della migrazione, maturato nel corso degli anni di soggiorno a Berlino, è infatti alla base del lavoro della Villani, poiché il viaggio porta a incontrare barriere culturali e religiose, ed è forzato da eventi contingenti o guidato dalla ricerca di piaceri esteriori o interiori. In ogni passaggio il
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© Riproduzione riservata Tatiana Villani, Memories#2, 2015 scultura, creta cruda e paraffina 21x14x5 cm Courtesy dell’artista e Galleria Passaggi, Pisa  Ph. Dania Gennai Tatiana Villani, 077/200, 2009,  stampa digitale, 20 x 27cm. Courtesy dell’artista e Galleria Passaggi, Pisa Tatiana Villani, Körperland, Galleria Passaggi, Pisa, febbraio 2016 Veduta della mostra Courtesy dell’artista e Galleria Passaggi, Pisa  Ph. Dania Gennai
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