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I riflessi di Signac

Il Museo d’arte della Svizzera italiana-MASI di Lugano festeggia il primo compleanno con la grande mostra «Paul Signac. Riflessi sull’acqua» sino all’8 gennaio

Mariella Rossi

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Oltre centoquaranta dipinti, disegni, incisioni e acquerelli di Paul Signac (Parigi, 1863-1935), provenienti da un’unica collezione privata, sono allestiti in un percorso teso a documentare tutte le fasi della sua ricerca, dall’Impressionismo al Divisionismo.

Il corpus di opere dell’acuto sperimentatore della pittura en plein air e dell’acquarello accompagna lo spettatore in un viaggio tra le suggestioni di mari e porti francesi ed europei. Curata da Marina Ferretti Bocquillon, direttrice scientifica del Musée des impressionnismes di Giverny e corresponsabile degli Archives Signac, la mostra è organizzata sotto il patronato dell’ambasciatore di Francia in Svizzera, René Roudaut, in collaborazione con la Fondation de l’Hermitage di Losanna dove è stata ospitata a inizio anno.

Ogni domenica alle 15 è possibile usufruire di una visita guidata gratuita. L’ingresso alle mostre temporanee è libero ogni prima domenica del mese, mentre è sempre gratuito l’accesso alla collezione permanente del museo, che comprende le opere, esposte a rotazione, della Collezione della Città di Lugano e della Collezione del Cantone di autori moderni e contemporanei come Edgar Degas, Thomas Struth, Alberto Giacometti e Gabriel Orozco, l’attuale allestimento rimarrà visibile fino a metà febbraio.

La programmazione futura del MASI, con inaugurazioni a cadenza mensile, prevede le personali della svizzera Meret Oppenheim, dall’11 febbraio, di Craigie Horsfield (classe 1949), dall’11 marzo e una retrospettiva di Salvo e Alighiero Boetti dal 9 aprile.

Mariella Rossi, 11 ottobre 2016 | © Riproduzione riservata

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