I libri di Rovati

Inaugurata la biblioteca della Fondazione

Luigi Rovati
Ada Masoero |  | Monza

In attesa di poter aprire i battenti del Museo Etrusco che, su progetto di Mario Cucinella, sta nascendo in un palazzo storico di corso Venezia a Milano, la Fondazione Luigi Rovati, cui il museo fa capo, presenta la biblioteca di arte e archeologia inaugurata, seppure virtualmente, il 16 dicembre scorso nella sede monzese della Fondazione stessa, a un anno dalla scomparsa di Luigi Rovati.

Medico, ricercatore e imprenditore farmaceutico che, esordendo nel 1961 con un laboratorio, ha saputo creare una multinazionale presente in 90 Paesi del mondo, Rovati ha sempre accompagnato l’impegno nella ricerca con la passione per l’arte e la cultura e con l’amore per il collezionismo, da lui praticato, diceva, «con lo stesso metodo con il quale ho formato la mia vita di ricercatore: raccolgo elementi per la conoscenza».

Altrettanto prioritarie per lui, rammenta ora il figlio Lucio Rovati, presidente della Fondazione, erano «la formazione e la possibilità di dare accesso alla conoscenza». La biblioteca si fonda sul vasto patrimonio librario formato dalla famiglia nell’ambito della ricerca farmacologica da un lato, e della ricerca storico artistica dall’altro. Le acquisizioni più recenti puntano proprio su questo settore, specie sulla civiltà etrusca, per la quale si sono aggiunti due importanti fondi: il primo, formato da Giovannangelo Camporeale (1933-2017), già presidente dell’Istituto Nazionale di Studi Etruschi e Italici e Lucumone dell’Accademia etrusca di Cortona, mentre il secondo, donato dagli eredi, apparteneva a Emilio Arrigoni (1939-2020), titolare della cattedra di Geografia storica del mondo antico presso l’Università Statale di Milano.

A disposizione degli studiosi, testi e riviste scientifiche, volumi di etruscologia, arte e archeologia classica, storia del paesaggio, topografia antica, storia delle religioni, manuali di storia e discipline antichistiche, fonti greche e latine, volumi sulla geografia del mondo antico, collezioni come il «Corpus Speculorum Etruscorum» e il «Corpus Vasorum Antiquorum», oltre a importanti periodici e a un fondo di testi d’arte con un focus sulle arti contemporanee. Il catalogo online sarà presto affiancato dalla digitalizzazione degli estratti di volumi e riviste, mentre per la consultazione fisica (quando e come sarà concesso dall’emergenza sanitaria) è pronta un’aula di lettura con postazioni computerizzate.

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