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Maestro dell’Incredulità di San Tommaso (Jean Ducamps?) (attivo a Roma fra la fine del secondo decennio e la fine del quarto decennio del XVII secolo) Suonatore di chitarra 1620 ca. olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

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Maestro dell’Incredulità di San Tommaso (Jean Ducamps?) (attivo a Roma fra la fine del secondo decennio e la fine del quarto decennio del XVII secolo) Suonatore di chitarra 1620 ca. olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

I buffoni di Firenze escono dai depositi

A Palazzo Pitti una mostra su nani, giocatori e villani alla corte dei Medici

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Laura Lombardi

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Firenze. La Galleria Palatina prosegue con l’organizzazione di mostre dedicate a opere tratte dai depositi e riunite per nuclei tematici: dopo la veduta e i ritratti, è la volta di scene di genere, perlopiù sei e settecentesche, alcune con forti influenze della tradizione fiamminga, raffiguranti «Buffoni, villani e giocatori alla corte dei Medici». Soggetti nei quali erano rappresentati, con il pretesto dell’intento morale, anche temi ritenuti bassi e privi di decoro, come i giocatori d’azzardo, i contadini dall’aspetto rozzo e grottesco o i nani.
La mostra, allestita dal 19 maggio all'11 settembre nell'Andito degli Angiolini di Palazzo Pitti e a cura di Anna Bisceglia, Matteo Ceriana e Simona Mammana, intende illustrare come alcune di queste figure, in particolare i «nani» (definizione che non può trovar posto nel titolo, perché oggi ritenuta non politically correct!), ebbero notevole rilievo nella vita di corte, proprio a Palazzo Pitti dove i granduchi si erano trasferiti da Palazzo Vecchio. Basti pensare al «Nano Morgante» (soprannome di Braccio di Bartolo), che le fonti ricordano molto vicino a Cosimo I, ritratto da Bronzino originariamente in veste di cacciatore dipinto di faccia e di schiena sui due lati della stessa tela, e che il pittore concepì come dimostrazione della superiorità della pittura nell’ambito della famosa disputa di Benedetto Varchi sul primato delle arti che coinvolse molti artisti.
Esposto per la prima volta dopo il restauro alla mostra del 2010 a Palazzo Strozzi, il dipinto di Bronzino, che vanta una letteratura molto ampia fin dal Cinquecento, è una delle attrattive dell'attuale rassegna, ed è accompagnato in catalogo da un nuovo studio di Detlef Heikamp, che presenta scoperte riguardo a questa figura cosi singolare (tra i testi recenti si ricorda anche il corposo studio di Sefi Hendler).
Non tutti i nani erano così illustri, altri anzi erano perfino oggetto di scambi tra signori, ma il guardaroba granducale svela comunque vestiari sontuosi da loro indossati. Oltre a dipinti quali il «Nano» di Sustermans, i «Giocatori» di Anton Domenico Gabbiani o i «Cacciatori» di Niccolò Cassana, sono presenti anche quadri di non certa o ignota attribuzione, che grazie a questa mostra sono stati oggetto di nuova attenzione storico-critica. Non manca la scultura: dal Museo del Bargello giungono il «Nano Morgante con la chiocciola» di Valerio Cioli e l’«Uccellatore» del Giambologna, ma il percorso si estende al Giardino di Boboli, dove il visitatore è invitato a scoprire in luoghi più o meno nascosti le numerose statue, grazie a una mappa fornita in mostra.

Maestro dell’Incredulità di San Tommaso (Jean Ducamps?) (attivo a Roma fra la fine del secondo decennio e la fine del quarto decennio del XVII secolo) Suonatore di chitarra 1620 ca. olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

Pittore emiliano del XVIII secolo Nano dormiente (Il nano bocciolo) 1700 - 1710 ca. olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

Justus Suttermans (Anversa, 1597 - Firenze, 1681) Ritratto di un buffone (Meo Matto) ante 1640 olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

Anonimo fiorentino del XVII secolo, Ritratto del nano Gabriello Martinez, 1640 ca. olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

Eberhard Keilhau detto Monsù Bernardo (e bottega) (Helsingør, 1624 - Roma, 1687) Venditori ambulanti 1660 - 1680 ca. olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

Domenico Casini (Firenze, 1588 - 1660) Valore Casini (Firenze, 1590 - 1660) (qui attr.) Ritratto di Odoardo Farnese con un nano e un cane 1620 ca. olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

Faustino Bocchi (Brescia, 1659 - 1741) L’Estate 1690 - 1695 ca. olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

Faustino Bocchi (Brescia, 1659 - 1741), L’Autunno, 1690 - 1695 ca. olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

Faustino Bocchi (Brescia, 1659 - 1741), L’Inverno, 1690 - 1695 ca. olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

Anton Domenico Gabbiani (Firenze, 1652 - 1726) Quattro servitori alla corte dei Medici 1684 ca. olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

Anonimo pittore fiorentino della prima metà XVII secolo Ritratto di nano con mazza ferrata e cane al guinzaglio 1620 - 1630 ca. olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

Anonimo pittore toscano del XVII secolo Banchetto grottesco 1630 - 1640 ca. olio su tela Firenze, Gallerie degli Uffizi, Galleria Palatina e Appartamenti Reali, depositi

Laura Lombardi, 18 maggio 2016 | © Riproduzione riservata

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