Verifica le date inserite: la data di inizio deve precedere quella di fine
Elena Franzoia
Leggi i suoi articoliAllo scopo di valorizzare un patrimonio in cui scienza, arte e società si fondono fino a ricostruire la millenaria storia della medicina, è nata Acosi-Associazione Culturale Ospedali Storici Italiani. Cinque gli enti fondatori, tra i più antichi e illustri a livello nazionale: l’Ospedale Santa Maria Nuova di Firenze, l’Ospedale Civile Santi Giovanni e Paolo di Venezia, la Ca’ Granda Ospedale Maggiore Policlinico di Milano, l’Ospedale di Santo Spirito in Sassia di Roma e l’Ospedale degli Incurabili-Mas di Napoli.
All’associazione possono aderire istituzioni sanitarie pubbliche e private, tuttora operanti, che intendano ribadire il loro ruolo sociale attraverso la condivisione dei propri patrimoni archivistici, artistici e architettonici. Acosi intende, inoltre, promuovere collaborazioni con associazioni e istituzioni locali, non solo allo scopo di proporre nuovi modelli di fruizione culturale e turistica, ma anche riconoscendo il valore terapeutico dell’arte nel processo di umanizzazione delle cure.
Afferma Giancarlo Landini, presidente Acosi e della Fondazione Santa Maria Nuova Onlus: «L’associazione nasce nel mezzo di una pandemia, con un’emergenza sanitaria che ha messo ben in risalto l’importanza del sistema sanitario nazionale. La scelta del momento vuole rappresentare un segno di ripartenza, che passa necessariamente dalla cultura anche in strutture che da secoli perpetuano la loro vocazione assistenziale e di cura». La presidenza Acosi sarà a rotazione tra i cinque enti fondatori, che già possiedono percorsi museali ma godranno d’ora in poi di comuni strategie di promozione e valorizzazione.

La Biblioteca Lancisiana all'interno dell’Ospedale di Santo Spirito in Sassia di Roma. © Asl Roma 1
Altri articoli dell'autore
È a Rotterdam ed è il primo museo al mondo interamente dedicato alla storia delle migrazioni. A una straordinaria collezione d’arte contemporanea (da Francis Alÿs a Bill Viola) si affianca una programmazione concepita in collaborazione con le comunità locali
Nella Kunsthaus di Zurigo la prima panoramica completa sugli ultimi 25 anni dell’artista eclettica e ironica, che realizza performance come «dipinti esplosi»
L’istituzione londinese rende omaggio allo scultore svizzero attraverso tre mostre che lo mettono in dialogo con le artiste Huma Bhabha, Mona Hatoum e Lynda Benglis
Una mostra illustra il difficile recupero della «Traversata del Mar Rosso» che nel 1914 venne acquisita dalla National Gallery of Ireland a un prezzo ben inferiore al valore proprio per lo stato di conservazione