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Galleria di galleristi

La Pack in un ciclo di mostre allestito a Palazzo Collicola

Stefano Miliani

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Una sfilata onirica in cui il modello non sembra un campione di bellezza in una foto di Franko B.; una «Ultima Cena» del fotografo Andres Serrano dove si intuisce che i dodici apostoli nostri contemporanei in antichi manti non se la passano economicamente bene; un inquietante e nitido fotomontaggio di Robert Gligorov che sovrasta la Fiat torinese con la scritta «Il lavoro rende liberi»,  sono scatti di alta qualità formale, spiazzanti, creati per non rassicurare. Sono immagini inserite nella mostra che Palazzo Collicola a Spoleto riserva fino al 12 maggio al gallerista milanese Giampaolo Abbondio e alla sua Galleria Pack nel ciclo espositivo «Cortesie per gli ospiti», dedicato ad alcuni galleristi.

Gianluca Marziani, il direttore artistico del centro di arti visive umbro, ha occasionalmente collaborato con Abbondio. E ha affidato la scelta degli artisti a Luigi De Ambrogi, che ha affiancato il gallerista quando nel 2001 aprì uno spazio in Foro Buonaparte per poi spostarsi in via Sabotino 22. Oltre ai nomi già citati, compaiono lavori dei Masbedo, di Matteo Basilè, Debora Hirsch e altri. E Marziani, nel testo di presentazione, fa una distinzione di merito. Tanto per cominciare, scrive, il ciclo non è «un invito alla galleria ma al gallerista.

La galleria rappresenta uno spazio fisico, la cognizione mercantile dentro un luogo strategico. Il vero gallerista è un equilibrista del pensiero creativo, un Philippe Petit che cammina sul filo teso tra due grattacieli, mantenendo un occhio sul versante della ricerca e un altro sulle regole del mercato». Dopo di che avverte: le mostre di Palazzo Collicola rigettano «ogni approccio commerciale». Ovvero: quanto esposto non è in vendita. Il catalogo sarà presentato l’11 maggio. Info: www.palazzocollicola.
 

Stefano Miliani, 14 aprile 2017 | © Riproduzione riservata

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Galleria di galleristi | Stefano Miliani

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