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Un'opera di Picasso aggiudicata da Christie's

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Un'opera di Picasso aggiudicata da Christie's

Dodici Picasso: li voglio tutti io!

Il maestro spagnolo ha furoreggiato: 12 opere sono state comprate da Harry Smith, non si sa per conto di chi. Christie’s e Sotheby’s incassano in totale 323 milioni. Exploit di Boccioni

Alle vendite londinesi di arte impressionista e moderna del 27 e 28 febbraio si è molto parlato di un uomo in completo grigio e cravatta Salvatore Ferragamo. Con calmi rilanci, sottolineati da un’alzata di occhiali, Harry Smith della società di consulenza londinese Gurr Johns era determinato a portarsi a casa tutti i Pablo Picasso presentati alle aste serali, prima da Christie’s e poi da Sotheby’s. Ma per conto di chi stava comprando?

Dopo aver acquistato otto opere del maestro spagnolo da Christie’s il 27, con prezzi compresi tra i 362mila euro e i 15,5 milioni per il lotto principale, «Mousquetaire et nu assis» (1967), Smith si è nuovamente presentato da Sotheby’s il 28 per acquistarne altri. Qui ha comprato quattro opere di Picasso, compreso il vivace ritratto del 1937, «Femme au béret et à la robe quadrillée (Marie-Thérèse Walter)». Smith ha combattuto in sala contro un compratore asiatico in linea con Patti Wong, presidente di Sotheby’s Asia. Smith ha acquistato il ritratto, contro la Wong, per 56,3 milioni di euro (oltre la stima massima di 41,3 milioni), secondo prezzo mai pagato per un’opera d’arte in Europa in sterline. Alla richiesta di rivelare l’identità del suo cliente, Smith ha rifiutato: «Acquistiamo e affidiamo regolarmente all’asta per conto dei nostri clienti, ma la confidenzialità e la discrezione sono inderogabili». «La Marie-Thérèse», dice Smith, è «un capolavoro di ritratto» reso particolarmente appetibile da «soggetto, data, condizioni, provenienza, e dal fatto di essere completamente nuovo sul mercato, offerto all’asta per la prima volta, essendo sempre rimasto in famiglia».

La sera prima l’asta di Christie’s di 97 lotti di arte impressionista, moderna e surrealista era durata tre ore. Ha toccato i 169,1 milioni di euro, con il 78% di venduto per lotti, il secondo più alto risultato di Christie’s per una vendita di febbraio nella categoria e in lieve crescita rispetto al totale dello scorso anno di 160,3 milioni.
Come dice il mercante Stephen Ongpin: «Il periodo tardo di Picasso attira certamente il massimo dell’attenzione in questa stagione». Ma vedere la vigorosa freschezza della precedente «Marie-Thérèse» del 1937 stagliarsi sul fondo porpora, appesa di fianco al più grande «Le Matador» (1970) ha concesso poco a questi ultimi dipinti. Eppure, «Le Matador» è stato il secondo lotto più caro della vendita di Sotheby’s, aggiudicato tra le stime a 18,7 milioni di euro, al consulente Harry Smith per andare a raggiungere il moschettiere del 1967 che aveva acquistato la sera prima da Christie’s per 15,5 milioni di euro.
Il mercante Hugh Gibson della Thomas Gibson Fine Art osserva che «quello dell’Impressionismo classico è un mercato decisamente limitato in termini di offerta per le opere di categoria “A+” e il mercato non è più quello di una volta». Ma vede «un desiderio costante per il massimo della qualità, opere fauve vivacemente colorate i cui prezzi sembrano crescere costantemente».

Sotheby’s ha effettivamente venduto «Bateaux à Collioure» di André Derain (1905) per 12,2 milioni di euro (stime da 8,4 a 11,3 milioni) alle Acquavella Galleries. Tra quelli citati da Gibson c’era anche l’intimo pastello di Edgar Degas di una coppia all’opera, «Dans les coulisses» (1882-85 ca), venduto per 10,1 milioni di euro a un offerente al telefono con Olivier Camu di Christie’s. Uno dei lotti più interessanti da Sotheby’s era il dinamico «Testa+luce+ambiente» (1912) di Umberto Boccioni (cfr. box qui sotto).

All’asta surrealista di Christie’s, Harry Smith di Gurr Johns, compratore di tutti quei Picasso nella sessione generalista, se ne era stranamente già andato quando è apparso il lotto principale, l’inquietante «Figure» (1930) ancora di Picasso, che è andata a un offerente asiatico al telefono per 9,4 milioni di euro, il doppio della stima. «Le groupe silencieux» di René Magritte (1926) è stato aggiudicato a un cliente collegato al telefono per 8,1 milioni. Con i compratori asiatici che si buttano sul Surrealismo, Magritte sta velocemente diventando un nuovo favorito, dice Olivier Camu di Christie’s.

Da Sotheby’s, la gouache di René Magritte «La perspective amoureuse» (1936) è stata venduto alla consulente newyorkese Mary Hoeveler, che agiva per conto di un cliente, per 1,57 milioni di euro (stime 900mila-1,35 milioni). «Un po’ più di quanto volessimo spendere, ma Magritte è come sempre molto ricercato», dice la Hoeveler. Più recente è il livello di interesse per Francis Picabia, anche dall’Asia. La sera prima da Christie’s, la Hoeveler non era riuscita per poco ad aggiudicarsi il rilievo a collage di questo artista «Sans titre (Pot de fleurs)», 1924-25, che è stato venduto per più di due volte la sua stima superiore a 3,4 milioni di euro. «Fino a quel momento le offerte erano state piuttosto tranquille, poi sono esplose improvvisamente per quel pezzo» dice la Hoeveler.

Un'opera di Picasso aggiudicata da Christie's

Anna Brady, 16 aprile 2018 | © Riproduzione riservata

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