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Rica Cerbarano
Leggi i suoi articoliLa casa editrice inglese Mack ha pubblicato di recente due titoli che saltano all’occhio per un elemento in comune: nel primo, l’artista e scrittore Victor Burgin (Sheffield, Inghilterra, 1941) compare come autore di Returning to Benjamin, una rilettura contemporanea del saggio di Walter Benjamin del 1935 L’opera d’arte nell’epoca della sua riproducibilità tecnica; nel secondo (dal titolo Victor Burgin’s Photopath), Burgin è invece il soggetto dell’attenzione del curatore David Campany, che attraverso una narrazione aneddotica e avvincente ripercorre la storia di una delle opere fotografiche più significative degli anni ’60.
Figura di spicco dell’Arte concettuale, Burgin ha sempre rivolto al medium fotografico uno sguardo critico e indagatore, anche oggi che ha 81 anni. Attraverso un’analisi concisa del grande classico di Benjamin, l’artista invita a riappropriarsi di un modo di fare arte che prescinde dal contenuto, per approfondire i meccanismi di produzione e diffusione dell’opera. Per farlo, è necessario puntare lo sguardo sulla tecnologia egemone del nostro tempo: il digitale.
Come incide sulla nostra facoltà di «immaginare» nuove visioni e prospettive? È proprio sull’osservazione dell’invisibile e sulla possibilità di giocare con gli interstizi che rendono i limiti piacevoli margini su cui camminare che la ricerca artistica di Burgin si è sempre concentrata. Lo dimostra anche Campany nello sviscerare il percorso dell’installazione site specific «Photopath», posizionata da Burgin per la prima volta sul pavimento di legno della casa di un amico, a Nottingham, nel 1967; un’opera che sembra essere, come scrive il curatore, «la forma più pura di fotografia e allo stesso tempo un’antifotografia».
Guardando al passato in un’ottica contemporanea, entrambi i saggi regalano riflessioni importanti sulla pervasività dell’immagine fotografica, permettendoci di entrare in contatto, ancora una volta, con uno dei più grandi teorici di cultura visiva.
Returning to Benjamin di Victor Burgin, 40 pp., ill. b/n, Mack, Londra 2022, €10
Victor Burgin’s Photopath di David Campany, 112 pp., ill. b/n, Mack, Londra 2022, €15,50


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