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Arte orientale il 20 novembre e dipinti e sculture del XIX e XX secolo il 22 novembre: il prossimo mese la casa d’aste Il Ponte batte, tra le altre, due aste, la prima delle quali ha in catalogo un incensiere cinese di bronzo del XVII-XVIII secolo con doratura a macchie, doppie anse in forma di creature fantastiche e un coperchio sormontato da una scultura a tutto tondo che funge da impugnatura, recante alla base il marchio apocrifo Xuande (poiché il periodo Xuande, 1426-35, è riconosciuto come il più alto della produzione di bronzi, la maggior parte degli incensieri del XVII e XVIII secolo è così marchiata). Alto poco meno di 40 centimetri, il bronzo è proposto con una valutazione di 15-20 mila euro.
Nella seconda asta si segnalano, tra le opere più vicine a noi, «Poesia pastorale» del veronese Angelo Dall’Oca Bianca (1858-1942) e il drammatico «Napoli 1943» (32-35mila euro la stima) di Vincenzo Irolli (Napoli, 1860-1949), che registra qui le tragedie vissute dalla città fra bombardamenti, terremoto, epidemie. Di tutt’altro segno l’opera (1932) vibrante di colori in cui il torinese Andrea Tavernier (1858-1932) riflette sull’«Imbarco per Citera» di Watteau, da lui trasferito sulle rive del Lago Maggiore.
Pittura di storia, invece, nel gusto del suo tempo, per il lombardo Cherubino Cornienti (1816-60), rappresentato dal grande dipinto «Lodovico il Moro visita Leonardo da Vinci mentre dipinge il Cenacolo» (8-9mila euro). Infine va segnalata la golosa trouvaille del «Ritratto di Hyppolite de Villemessant», il fondatore di «Le Figaro», dipinto da Giuseppe De Nittis (1846-84).
L'incensiere cinese di bronzo del XVII-XVIII secolo in asta dal Ponte
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