Una classe di studenti al museo

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Una classe di studenti al museo

Con EDI la Fondazione Morra Greco porta a Napoli 150 musei internazionali

Nel primo Global Forum for Education and Integration piccole e grandi realtà museali si confrontano sui temi dell’accessibilità, della diversità e dell’inclusione, della sostenibilità e del benessere nell’educazione e mediazione artistica

Olga Scotto di Vettimo

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Dialogo, confronto, discussione, collaborazione, individuazione di strategie innovative per promuovere il ruolo del museo come «civic institution», inteso, quindi, nella sua prerogativa di strumento di crescita, di benessere e di partecipazione sociale e dei territori, costituiscono le finalità, oltre che le modalità partecipative, che caratterizzeranno i lavori del primo EDI Global Forum Education and Integration.

Il progetto, ideato dalla Fondazione Morra Greco, realizzato con il contributo della Regione Campania e con il supporto tecnico del Gruppo Industriale Tecno, si svolgerà a Napoli dall’11 al 14 ottobre, attraverso il coinvolgimento di oltre 150 musei e istituzioni culturali internazionali, tra cui MoMA, Centre Pompidou, Reina Sofía, V&A Museum, National Gallery Singapore, Rijkmuseum, Stedelijk Museum, Getty Museum, Manifesta.

Lanciato nel luglio 2021 come piattaforma online, EDI è un hub internazionale nato con l’intenzione di accelerare e promuovere il dialogo tra mediatori, curatori, artisti, musei, accademie, università e associazioni di tutto il mondo per discutere nuove metodologie di innovazione per la didattica museale.

Intorno a questo tema, per la prima volta in assoluto, si ritroveranno in presenza a Napoli i rappresentanti dei dipartimenti educativi delle 150 istituzioni che hanno aderito all’invito, sviluppando un fitto programma di keynote lecture, disponibili in streaming sulla piattaforma EDI ediglobalforum.com (il 12 ottobre alla Fondazione Morra Greco: Helen Charman, direttore, Learning, National programmes and Young, V&A Museum, Londra; l’architetto Mario Cucinella; il 13 ottobre al Museo e Real Bosco di Capodimonte: Mark Miller, direttore, Tate Learning, Tate Museum; Luciano Violante, presidente Fondazione Leonardo Civiltà delle Macchine; Padre Antonio Loffredo, direttore Catacombe di Napoli; il 14 ottobre al Museo Archeologico Nazionale di Napoli: Adele Maresca Compagna, Presidente Icom Italia), workshop partecipativi, lavori di gruppo, special tour con direttori di musei napoletani, nonché eventi sociali, proposti come ulteriore occasione di interconnessione per attivare possibili scambi tra i partecipanti.

Strutturato in cinque aree tematiche, assunte come ampi campi di indagine collettiva che il forum intende promuovere (accessibilità e antiabilismo; diversità e inclusione; sostenibilità; arte e benessere; il futuro delle strutture istituzionali), le giornate saranno cadenzate da una serie di sessioni parallele di workshop (circa 20 in tre giorni), condotti dalle istituzioni che partecipano al forum e articolati secondo un format che prevede un confronto pratico-teorico tra un museo straniero e uno italiano sulle «best practice» didattiche perseguite.

Non una kermesse, ma un esempio concreto di «learning by doing», che coinvolgerà grandi e piccole realtà museali dai cinque continenti, disposte a condividere le metodologie sperimentate, contribuendo a sviluppare nuove domande in relazione a un tema complesso quanto determinante per definire funzione e ruolo del museo nella società contemporanea.

Il Forum ha peraltro il merito di alimentare in quei giorni la rete dell’ecosistema napoletano dei luoghi di cultura, diffondendosi al di fuori degli spazi della Fondazione Morra Greco e coinvolgendo il Complesso di San Domenico Maggiore, l’Accademia di Belle Arti di Napoli, Palazzo Corigliano, sede dell’Università degli Studi di Napoli L’Orientale, il Museo Madre; il Complesso museale di Santa Maria delle Anime del Purgatorio ad Arco; il Complesso monumentale di Sant’Anna dei Lombardi (il 12 ottobre); il Museo e Real Bosco di Capodimonte (sede esclusiva il 13 ottobre della terza sessione di workshop nonché della sessione di progettazione partecipata che coinvolgerà le 150 istituzioni coinvolte); il Museo Archeologico Nazionale di Napoli e Gallerie d’Italia (sedi delle lavori e delle conclusioni del 14 ottobre).

Tra le numerose occasioni di confronto, quelle sul tema dell’«embodiment in art ed educational» affrontato dal workshop condotto dal MoMA di New York e dal Castello di Rivoli (Torino); il workshop esperenziale che utilizzerà la danza e altre pratiche per rimodellare lo spazio individuale e collettivo, organizzato dal Museo Reina Sofía di Madrid e dal Museion di Bolzano; la condivisione di pratiche per il coinvolgimento di comunità di migranti nella mediazione artistica oggetto del wokshop che realizzerà la Fondazione Morra Greco con Officine Gomitoli-Dedalus Cooperativa Sociale e il Multaka; nuovi approcci nell’implementazione di diversi pubblici proposto dal Getty Museum di Los Angeles e dal MAMbo di Bologna; le politiche di green economy e sostenibilità applicate dal Kiasma di Helsinki e dal Museo e Real Bosco di Capodimonte; la questione delle «amnesie» nelle collezioni e il superamento di alcuni preconcetti della storia dell’arte occidentale nelle pratiche espositive del museo Madre di Napoli e del Rijkmuseum di Amsterdam.

Una classe di studenti al museo

La locandina dell’evento

Olga Scotto di Vettimo, 10 ottobre 2022 | © Riproduzione riservata

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