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Cioccolato ticinese

Federico Florian

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La Cima-Norma, nella ticinese Valle di Blenio, da fabbrica cioccolatiera (chiusa nel 1968) è ormai un centro per le arti contemporanee. La Fondazione La Fabbrica del Cioccolato ospita, dal 26 novembre, una personale di Fabrizio Giannini. «Lo scopo principale della Fondazione è la riqualificazione della Valle di Blenio, una valle isolata, che soffre anche per la mancanza di aiuti statali», afferma Franco Marinotti, vicepresidente e direttore artistico della Fondazione.

Marinotti è un imprenditore (ceo di Riskart) con una spiccata sensibilità artistica: figlio del collezionista Paolo Marinotti ed ex gallerista (dal 1996 al 2006 ha diretto la berlinese Play), crede nell’arte come mezzo capace di influire sul tessuto politico-sociale del territorio. «Non mi interessa entrare in concorrenza con le istituzioni e i musei esistenti nell’area, continua Marinotti. Concepisco la Fabbrica come un laboratorio creativo, in cui il pubblico può assistere al concepimento dell’opera».

Cardine del programma espositivo della Fabbrica, sostenuta per l’80% da fondi pubblici comunali e cantonali, è il dialogo degli artisti con il territorio e la comunità. «Foreigness, ovvero “estericità”, è il tema della programmazione di questi primi due anni, fino a fine 2017». Estraneità che richiama quella della stessa Valle di Blenio, territorio che ha subito radicali mutamenti morfologici e sociali nell’arco degli ultimi decenni; una valle, pertanto, a tratti «estranea» alla sua stessa comunità.

Federico Florian, 07 dicembre 2016 | © Riproduzione riservata

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Cioccolato ticinese | Federico Florian

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